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Esportazione imballaggi in Germania, allargamento soggetti coinvolti dall’1 luglio 2022 (VerpackG)

La legge tedesca sugli imballaggi (VerpackG) è entrata in vigore in Germania il 1° gennaio 2019. L’obiettivo della legge è potenziare il riciclo di alcuni materiali di imballaggio e, in secondo luogo, ridurre in generale il volume dei rifiuti. La stessa legge prevede diversi step, indicati nei pdf allegati.
In particolare, dal 1 luglio 2022 è prevista l’estensione dell’obbligo di registrazione (già vigente per quelli da vendita e secondari) presso il portale Lucid del Registro centrale degli imballaggi (Zentrale Stelle Verpackungsregister) per tutti gli altri imballaggi non ancora coinvolti: imballaggi da servizio, da trasporto, commerciali/industriali (ambito B2B), da vendita incompatibile con il sistema, da vendita di prodotti contenenti sostanze inquinanti, riutilizzabili, per bevande monouso con obbligo di deposito (Pfand).
Gli step per una corretta gestione degli imballaggi in Germania sono questi:
  • Consultazione del Catalogo pubblicato dalla Zentrale Stelle nel corso del 2019 e in continuo aggiornamento, al fine di identificare correttamente gli imballaggi rientranti nell’ambito di applicazione della Legge, suddivisi per categoria.
  • Stipula di un contratto di smaltimento con uno degli undici sistemi duali attivi in Germania
  • Registrazione al portale Lucid dell’Organo di Controllo Zentrale Stelle.

Poiché tale processo non è delegabile a terzi da parte delle aziende, per superare difficoltà di comprensione delle regole e gli eventuali ostacoli linguistici, è possibile rivolgersi alla camera di Commercio italo-germanica AHK DEinternational Italia s.r.l. di Milano.

(SN/am)

 




Tari: entro il 30 giugno 2022 opportunità di comunicare al proprio Comune l’uscita dal servizio

La scadenza riguarda le imprese che volessero esercitare la scelta (riservata alle utenze non domestiche) di avvalersi o meno del servizio pubblico di raccolta rifiuti. Infatti, le norme vigenti stabiliscono che entro il 30 giugno le utenze non domestiche di cui all’art. 238, comma 10, del D.lgs. 152/2006 e smi (modifiche introdotte con il D.lgs. 116/2020) possono comunicare al Comune la scelta di ricorrere al mercato privato per i propri rifiuti urbani con effetto dal 1° gennaio dell’anno successivo. E’ quanto stabilito dall’art. 30, comma 5, del DL 22 marzo 2021, n. 41 convertito con modificazioni nella L. 21 maggio 2021, n. 69.

Così facendo, il comune non esigerebbe più la parte variabile del tributo ma solo quella fissa, basata sulle superfici dichiarate. La parte fissa del tributo copre servizi generali svolti dal Comune come la pulizia delle strade. La parte variabile si potrebbe evitare se non ci si avvale più del ritiro settimanale porta a porta dei rifiuti urbani ammessi o se non si utilizza più il centro di raccolta comunale (trasporto in conto proprio, autorizzazione in categoria 2bis).

Ricordiamo tuttavia che è anche possibile ottenere una riduzione significativa dell’ammontare della quota variabile della tassa, senza sganciarsi completamente dal servizio, se si dimostra l’avvio a riciclo dei rifiuti conferibili al Comune, secondo le regole in vigore ed esposte nei singoli regolamenti comunali.

A titolo di esempio, si segnala il regolamento Tari del Comune di Lecco, rintracciabile sul sito, che all’art. 19 spiega le due opzioni che le utenze non domestiche possono adottare. Per comprendere correttamente le opzioni, ogni attività produttiva deve consultare il regolamento Tari del proprio comune, che è stato revisionato in seguito alle recenti norme sopra citate.

Il servizio Ambiente e Sicurezza di Api Lecco Sondrio resta a disposizione per dare supporto.

(SN/bd)
 
 
 




Formazione obbligatoria “apprendisti”: Api Lecco Sondrio è un nuovo erogatore

Api Lecco Sondrio entra a far parte della Rete Dote Apprendistato il cui ente capofila operante sul territorio lecchese è A.P.A.F. – Agenzia Provinciale per le Attività Formative.
L'ingresso nelle rete consentirà alle aziende associate di indicare Api Lecco quale ente ove rivolgere l'adesione all'offerta formativa finanziata, di base e trasversale, prevista obbligatoriamente per i lavoratori assunti in apprendistato professionalizzante, ai sensi dell'art. 44 del d.lgs. 81/2015.

La procedura per attivare l'offerta formativa finanziata sul proprio profilo aziendale è la seguente:

  • accedere all'area riservata del portale di A.P.A.F. con le proprie credenziali (ove mancanti effettuare preventivamente la registrazione );
  • inserire la preiscrizione ai servizi e ai corsi degli apprendisti assunti scegliendo nel menù a tendina della casella "Sede indicativa" l'opzione "Api – Associazione Piccole e Medie Imprese" (vedi allegato 1).
  • completare la procedura guidata di richiesta per l'iscrizione dell'apprendista al corso.

Ricordiamo che il possesso del titolo di studio consente di individuare la corretta selezione della tipologia di corso rivolto all'apprendista assunto ovvero,

  • licenza media o nessun titolo riconosciuto in Italia, 120 ore di formazione obbligatoria;
  • attestato di qualifica o diploma, 80 ore di formazione obbligatoria;
  • laurea,40 ore unico modulo obbligatorio;

Evidenziamo che la prenotazione al corso deve essere effettuata entro 6 mesi dalla data di stipula del contratto di apprendistato: in caso di mancata prenotazione o superamento del predetto limite, l'azienda perde la possibilità di usufruire del finanziamento pubblico Dote Apprendistato e deve attivare privatamente e a proprio carico gli obblighi formativi previsti.
La mancata o parziale partecipazione dell'apprendista all'intero percorso formativo, comporta per l'azienda la perdita del diritto al sistema dotale.
I destinatari sono i lavoratori apprendisti assunti successivamente al 1° gennaio 2021 presso aziende con sede legale o operativa localizzata in Provincia di Lecco.
Una volta effettuata la prenotazione, le aziende verranno contattate dal nostro servizio di formazione che fornirà modalità e tempi di svolgimento dei corsi la cui attivazione avverrà non prima dell'autunno 2022.

(SB/mc)
 




Contributo Ambientale Conai: novità da luglio 2022 e da gennaio 2023

Con questa circolare vi informiamo della recente comunicazione diffusa da Conai relativamente ad alcune importanti novità:
  • i tappi tethered, progettati per restare legati ai loro contenitori per bevande, passano dalla fascia contributiva B2 alla B1 con una riduzione del Cac
     
  • dal 1° luglio 2022 si applica una consistente diminuzione del Cac Contributo Ambientale Conai per gli imballaggi di quasi tutti i materiali: acciaio, alluminio, carta, plastica e vetro
     
  • da gennaio 2023 prosegue la diversificazione contributiva per gli imballaggi in plastica con l’introduzione di nuove fasce, dalle 5 fasce attuali alle future 9 fasce, come sarà presto mostrato sulla pagina dedicata.
Il comunicato completo con tutti i dettagli è disponibile sul sito conai.
 

(SN/bd)




Indagine sul livello di “circolarità” delle imprese italiane

Si chiede alle imprese di compilare un questionario entro venerdì 17/06/2022 per monitorare l’impegno delle aziende sui temi dell’economia circolare. L’attenzione a questi temi sta crescendo e le azioni sono sempre più concrete e importanti: per questo Conai ha avviato una collaborazione con una università (l’Istituto di Management della Scuola Superiore Sant’Anna di Pisa) per supportare uno studio volto a misurare il livello di circolarità delle imprese italiane e della loro sensibilizzazione sul tema.
 
I risultati della ricerca saranno raccontati all’interno di una pubblicazione di Conai che, a cadenza triennale, fotografa come evolve l’impegno delle aziende sui temi della sostenibilità (l’ultima uscita della pubblicazione è consultabile on-line).

Il contributo delle aziende per la buona riuscita del progetto è fondamentale e richiede la compilazione di un questionario.

La compilazione è anonima, ma per le aziende che lo chiedono è possibile essere citati nella pubblicazione inserendo i riferimenti aziendali nel questionario.

(SN/bd)




Credito d’imposta per la formazione 4.0: 2020 – 2021 – 2022

Api Lecco Sondrio, tramite il suo Digital Innovation Hub ApiTech S.r.l. si rende disponibile ad assistere le aziende associate per ottenere il Credito d’Imposta Formazione 4.0.
Contattate l’ufficio formazione per ulteriori informazioni.
 
Finalità
La misura è volta a stimolare gli investimenti delle imprese nella formazione del personale sulle materie aventi ad oggetto le tecnologie rilevanti per la trasformazione tecnologica e digitale delle imprese.
 
Soggetti beneficiari
Tutte le imprese, indipendentemente dalla forma giuridica, dal settore economico in cui operano, dalla dimensione, nonché’ dal regime contabile adottato.
 
Tipologia di aiuto
L’incentivo si applica nel rispetto dei limiti e delle condizioni previsti dal regolamento UE n. 651/2014.
 
Caratteristiche dell’agevolazione
Il credito d’imposta per la formazione 4.0 per il periodo d’imposta 2020 e 2021 è così attribuito:
  • nella misura del 50% delle spese ammissibili sostenute dalle piccole imprese, con limite massimo annuale pari a € 300.000;
  • nella misura del 40% delle spese ammissibili sostenute dalle medie imprese, con limite massimo annuale pari a € 250.000;
  • nella misura del 30% delle spese ammissibili sostenute dalle grandi imprese, con limite massimo annuale pari a € 250.000.
La misura del credito d’imposta è comunque aumentata per tutte le imprese, fermi restando i limiti massimi annuali, al 60% nel caso in cui i destinatari delle attività di formazione ammissibili rientrino nelle categorie dei lavoratori dipendenti svantaggiati o molto svantaggiati, come definite dal decreto del Ministro del lavoro e delle politiche sociali del 17 ottobre 2017.
 
Dal 2022, la formazione è stata elevata al 70% per le piccole imprese e al 50% per le medie imprese a condizione che l’attività di formazione siano erogate dai soggetti individuati con decreto del Ministro dello sviluppo economico ad oggi non ancora emanato. Se la formazione non possiede queste caratteristiche, le aliquote scendono al 40% per le piccole imprese e al 35% per le medie imprese.
 
Ambiti formativi e attività di formazione ammissibili
Sono ammissibili al credito d’imposta solo le attività di formazione svolte per acquisire o consolidare le conoscenze delle tecnologie previste dal Piano nazionale Impresa 4.0. Non si considerano attività di formazione ammissibili la formazione ordinaria o periodica organizzata dall’impresa per conformarsi alla normativa vigente in materia di salute e sicurezza sul luogo di lavoro, di protezione dell’ambiente e ad ogni altra normativa obbligatoria in materia di formazione.
 
Spese ammissibili
 
  • spese relative al personale dipendente impegnato come discente nelle attività di formazione ammissibili;
  • spese relative al personale dipendente in veste di docente o tutor alle attività di formazione ammissibili;
  • Dal 2021:
    • il costo esterno sostenuto per corsi di formazione;
    • la consulenza per la progettazione formativa.
       
Tipologia di formatore ammesso
 
– Formatore interno. Nel caso in cui le attività di formazione siano erogate da soggetti interni all’impresa si considerano ammissibili solo le attività commissionate a personale dipendente dell’azienda che assume ruolo di docente o tutor dell’attività formativa.
Formatore esterno. Nel caso in cui le attività di formazione siano erogate da soggetti esterni all’impresa si considerano ammissibili solo le attività commissionate a:
  • soggetti accreditati per lo svolgimento di attività di formazione finanziata presso la regione o provincia autonoma in cui l’impresa ha la sede legale o la sede operativa;
  • università, pubbliche o private o a strutture ad esse collegate;
  • soggetti accreditati presso i fondi interprofessionali secondo il regolamento CE 68/01 della Commissione del 12 gennaio 2001;
  • soggetti in possesso della certificazione di qualità in base alla norma UNI EN ISO 9001:2000 settore EA 37;
  • istituti tecnici superiori.
 
Tecnologie previste dal Piano Nazionale Impresa 4.0
 
a)         big data e analisi dei dati;
b)         cloud e fog computing;
c)         cyber security;
d)         simulazione e sistemi cyber-fisici;
e)         prototipazione rapida;
f)         sistemi di visualizzazione e realta’ virtuale (RV) aumentata (RA);
g)         robotica avanzata e collaborativa;
h)         interfaccia uomo macchina;
i)          manifattura additiva (o stampa tridimensionale);
j)          internet delle cose e delle macchine;
k)         integrazione digitale dei processi aziendali.

Per maggiori informazioni 0341.282822, formazione@api.lecco.it.

(SB/am)




Corsi sicurezza: teleformazione equiparata alla formazione in aula

Il Senato anticipa l’Accordo Stato-Regioni e approva l’equiparazione della formazione in videoconferenza con modalità sincrona con quella in aula.
La norma è contenuta nell’art.9 bis della legge n.52/2022 pubblicata in Gazzetta Ufficiale. Con questa novità, la formazione obbligatoria in materia di salute e sicurezza sul lavoro diventa praticabile con entrambe le modalità, in presenza e a distanza purchè sincrona.
Unica esclusione riguarda le attività formative per le quali siano previsti un addestramento o una prova pratica, che devono svolgersi obbligatoriamente in presenza.

Si può consultare il sito ministeriale che contiene questa informazione, unitamente agli altri aspetti post emergenziali stabiliti dalla legge.

Legge 19 maggio 2022, n. 52 – Conversione in legge con modificazioni del DL 24 marzo 2022, n. 24, recante disposizioni urgenti per superamento misure di contrasto alla diffusione dell'epidemia da COVID-19 in conseguenza della cessazione dello stato di emergenza.
[ … omissis … ]

Art. 9-bis (Disciplina della formazione obbligatoria in materia di salute e sicurezza sul lavoro).

1. Nelle more dell'adozione dell'accordo di cui all'art. 37, comma 2, secondo periodo, del D.lgs. 81/2008, la formazione obbligatoria in materia di salute e sicurezza sul lavoro può essere erogata sia con la modalità in presenza sia con la modalità a distanza, attraverso la metodologia della videoconferenza in modalità sincrona, tranne che per le attività formative per le quali siano previsti dalla legge e da accordi adottati in sede di Conferenza permanente per i rapporti tra lo Stato, le regioni e le province autonome di Trento e di Bolzano un addestramento o una prova pratica, che devono svolgersi obbligatoriamente in presenza».
 

(SN/am)
 




Tracciabilità dei Rifiuti con il Rentri: Confapi scrive al Mite per evidenziare alcune criticità

La sperimentazione del Rentri “Registro Elettronico per la Tracciabilità dei Rifiuti” è stata condotta finora prevalentemente con le software house con lo scopo di garantire una interoperabilità efficace alle aziende che già ora usano un software per registrare le movimentazioni di rifiuti.
Al momento, tutte le imprese hanno la possibilità di accedere ad un “prototipo” del Rentri per compilare la propria scheda anagrafica e per provare ad utilizzare il registro cronologico, ma non ci sono ancora le parti per la gestione dei formulari.

Si segnala che Confapi, unitamente ad altre sigle che rappresentano le imprese, ha formulato alcune osservazioni e le ha inviate al Mite “Ministero della Transizione Ecologica” per chiedere di affrontare le criticità ancora esistenti ed evitare di mettere in uso uno strumento non efficace.

Per conoscenza, si allega il “manifesto” inviato al Ministero.

(SN/bd)
 
 




“Csr Report Semplificato” per le imprese di Lecco e Como

Il rapporto di sostenibilità raccoglie le buone pratiche messe in atto da un’azienda, permettendole di integrare le informazioni economiche con un rendiconto dell’impatto sociale e ambientale della sua attività. E’ uno strumento sempre più richiesto da clienti, banche, finanziatori, dipendenti, comunità e pubblica amministrazione, attraverso il quale l’impresa può comunicare il valore generato non solo a livello economico ma anche sociale e ambientale, consolidando la propria reputazione aziendale anche in contesti internazionali.

Il Csr-Report Semplificato è il nuovo strumento che la Camera di Commercio di Como-Lecco mette a disposizione delle imprese per redigere, con una procedura semplice e guidata, un rapporto di sostenibilità articolato nelle sue diverse possibili componenti.
Tutti i dettagli si trovano sul sito camerale.
Il form di compilazione presenta spazi predeterminati per i testi e titoli già dimensionati, oltrechè una serie di immagini delle quali le imprese possono eventualmente avvalersi. L’impaginazione avviene in automatico ed è strutturata in modo tale da implementare in maniera efficace contenuti, grafica e fotografie.
E’ prevista anche la possibilità di avvalersi di un servizio di assistenza e supporto alla redazione. La raccolta delle informazioni necessarie e la loro sistematizzazione è agevolata e consente di ottenere un vero e proprio prodotto di comunicazione che può essere usato sia in formato digitale, sia in formato cartaceo.
Se siete interessati e volete un supporto da Api per la raccolta dei dati, potete scrivere a silvia.negri@api.lecco.it .

Con l’obiettivo di favorire l’accesso alla piattaforma, la Camera di Commercio di Como-Lecco ha inoltre previsto una misura di sostegno alle prime 20 imprese delle province di Como e di Lecco che adotteranno lo strumento Csr-Report Semplificato per redigere il rapporto di sostenibilità.
A queste imprese sarà garantito accesso gratuito alla piattaforma, assistenza alla compilazione del Report che all’esito sarà disponibile in formato.pdf e in una versione grafica completa stampabile ad alta qualità.

Le imprese registrate che completano il Report potranno inoltre decidere di richiederne la validazione da parte dell’ente certificatore Sqs con il quale è stata attivata una collaborazione nell’ambito del Programma Smart.

(SN/bd)
 
 




Direttiva Sup: consultazione pubblica delle Linee Guida Conai

Nei giorni scorsi, in occasione di un webinar dedicato alle Associazioni e ai Consorzi di Filiera, è stata lanciata la consultazione pubblica delle Linee Guida Conai sull’attuazione in Italia della Direttiva del 5 giugno 2019, n. 2019/904/Ue “sulla riduzione dell’incidenza di determinati prodotti in plastica sull’ambiente” (cd. Direttiva Sup).

In particolare, il documento propone un approfondimento sulle ricadute del provvedimento sugli imballaggi oggetto del perimetro di applicazione, facilitando l’interpretazione della norma grazie a molteplici esempi pratici delle tipologie di imballaggio coinvolte, e una sezione di Faq che verrà ampliata grazie all’interazione e alle domande delle imprese e degli altri stakeholder.

Queste Linee Guida trattano un tema di grande rilevanza e con ricadute importanti sul mercato, sul mondo delle imprese, e sugli attori che si occupano del fine vita degli imballaggi; è per questo che è stato importante indire una consultazione pubblica, alla quale è possibile partecipare fino al 24 giugno 2022.

La piattaforma adottata per la consultazione consente, previa identificazione, di inviare a Conai segnalazioni sul documento, commentando direttamente il testo. Il contributo di tutti è molto importante per l’elaborazione di Linee Guida condivise, complete e esaustive: vi invitiamo quindi a consultare il documento e inviare le vostre segnalazioni.

Il documento consolidato, che recepirà le segnalazioni pervenute in questo mese di consultazione, sarà presentato nell’ambito di un webinar che si terrà il 18 luglio 2022 alle ore 11.

(SN/bd)