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Dazi Usa, vicepresidente Borgonovo: “Il Governo deve tutelare la nostra competitività”

L’annuncio di due giorni fa di Donald Trump, presidente degli Stati Uniti, dei dazi al 30% sulle merci europee dall’1 agosto 2025 si è abbattuto come un terremoto su tutto il mondo economico, anche locale. Il mercato a stelle e strisce non è il primo di riferimento per gran parte delle industrie lecchesi, ma per quelle che commerciano oltreoceano le preoccupazioni ora sono alte dopo l’annuncio improvviso del tycoon.

Tra le aziende che lavorano maggiormente con gli Stati Uniti c’è la Novastilmec Spa di Garbagnate Monastero della vicepresidente di Confapi Lecco Sondrio Daria Borgonovo: “La posizione di Trump rispetto all’Europa ci porta innegabilmente a metterci in allerta. Speriamo tutti che questa lettera sia solo una scortese modalità di trattare condizioni diverse, ma la certezza l’avremo solo a cose fatte.  Per le aziende di Confapi Lecco Sondrio ciò significa un’ulteriore difficoltà in un panorama di situazioni complesse che dal Covid in poi ci accompagna costantemente. I dazi possono avere diversi risvolti negativi nelle esportazioni, soprattutto di chi realizza macchinari e ha consegne lunghe con contratti già acquisiti. È necessario che il Governo tuteli la nostra competitività portando aiuti sotto diverse forme che possano sostenere indirettamente queste situazioni che ci cadono dall’alto per non lasciare tutto il peso del rischio e l’onere della difficoltà al solo imprenditore”.

Camisa a Governo: intervenire su nuova classificazione europea del piombo

Il Presidente, Cristian Camisa, ha scritto una lettera ai ministri Matteo Salvini, Adolfo Urso, Gilberto Pichetto Fratin e Tommaso Foti per esprimere l’estrema preoccupazione e le serie difficoltà che le Piccole e Medie Imprese industriali associate a Confapi, in particolare quelle attive nel comparto della lavorazione dei metalli, e specificamente nelle leghe contenenti piombo, si troveranno ad affrontare a causa di imminenti novità normative che rischiano di minare la loro operatività e competitività.

La nuova normativa europea, che entrerà in vigore il 1° settembre 2025, abbassa significativamente le soglie di concentrazione del piombo oltre le quali le leghe contenenti questo metallo, largamente utilizzate in innumerevoli applicazioni, saranno classificate come pericolose per l’ambiente acquatico.
La conseguenza più immediata e allarmante è l’automatica applicabilità delle stringenti norme dell’Accordo ADR (Accordo europeo relativo al trasporto internazionale su strada delle merci pericolose), senza alcun periodo transitorio per l’adeguamento dei trasporti. Ciò significa che, da un giorno all’altro, la movimentazione quotidiana di semilavorati, sfridi e scarti di leghe contenenti piombo dovrà sottostare a nuovi e onerosi obblighi.

Nell’immediato Confapi considera urgenti misure quali: la promozione di un Accordo Multilaterale a livello europeo per introdurre deroghe mirate al trasporto delle leghe metalliche contenenti piombo o, quantomeno, estendere significativamente i tempi di adeguamento per il settore; la concessione di una proroga all’entrata in vigore delle disposizioni ADR per le merci classificate come pericolose a seguito della nuova classificazione del piombo; l’avvio di un tavolo di confronto tecnico interministeriale, coinvolgendo le associazioni di categoria interessate, per valutare appieno l’impatto di tali normative sulle Pmi industriali e identificare soluzioni sostenibili. 

Iran. Camisa: chiusura Stretto Hormuz comporterebbe danno da 10 miliardi

“L’Iran minaccia di chiudere lo Stretto di Hormuz in seguito agli attacchi statunitensi contro gli impianti nucleari iraniani. Se ciò si verificasse si aggraverebbe ulteriormente l’isolamento internazionale del regime iraniano oltre a rappresentare un boomerang economico. Hormuz non è solo la vitale rotta di esportazione energetica dell’Iran, ma è anche fondamentale per la sicurezza nazionale dei Paesi del Golfo. La razionalità, dunque, suggerisce che la chiusura dello Stretto di Hormuz da parte di Teheran sia improbabile, ma tutti gli scenari devono essere presi in considerazione e la paventata chiusura non può essere esclusa a priori”. Lo evidenzia il presidente di Confapi Cristian Camisa commentando l’escalation militare in Medio Oriente.

“La chiusura di Hormuz – aggiunge – porterebbe il prezzo del petrolio oltre i 100 dollari a barile e del gas naturale oltre i 100 dollari per MWh. Secondo le nostre stime, uno shock energetico di questa entità rischierebbe di costare al nostro Paese oltre 10 miliardi di euro all’anno, colpendo in modo trasversale cittadini e imprese. L’aumento dei costi energetici potrebbe spingere l’inflazione oltre il 6%, erodendo il potere d’acquisto delle famiglie e comprimendo ulteriormente la domanda interna. La crescita economica nazionale, già fragile, rischierebbe una flessione che noi stimiamo intorno al -0,6% del Pil. E in questo momento l’Italia non può davvero permetterselo”.

“Attualmente – conclude Camisa – l’unica arma in mano alle aziende è quella di dotarsi di sistemi industriali di autoproduzione dell’energia elettrica a base fotovoltaica in abbinamento alle nuove batterie Bess. Al Governo chiediamo sempre di più un supporto a queste tecnologie soprattutto quando realizzate dalle aziende per autoproduzione e autoconsumo”.
 
 

Ilva. Camisa: sbagliato continuare a insistere su acciaio verde

“Mentre si insiste nel promuovere la decarbonizzazione dell’Ilva, nel resto del mondo il mito del green steel – l’acciaio “verde” prodotto senza emissioni – conosce la sua prima, prevedibile battuta d’arresto. I progetti annunciati in pompa magna rallentano, i costi esplodono, la domanda non decolla. Una dinamica tutt’altro che inaspettata per chi conosce davvero l’economia industriale e non si affida a slogan”. È quanto dichiara il presidente di Confapi Cristian Camisa. 
“La battaglia cruciale da combattere in Europa non era rincorrere modelli ancora economicamente insostenibili, ma garantire la sopravvivenza dell’altoforno. L’unico in grado, oggi, di assicurare volumi produttivi e competitività globale. Invece, ci si è illusi che bastasse invocare l’idrogeno per risolvere tutto. Così non è stato”.

“Dal prossimo anno, con l’obbligo di pagare per le emissioni di CO₂, il conto sarà ancora più salato. Anzi, tragicomico: o ridiamo o piangiamo. Anche perché, con gli attuali livelli di produzione al minimo storico, il problema sembra essersi “risolto da solo”: se non produco, non emetto. E se non emetto, non pago. Un paradosso perfetto, ma disastroso”.

“L’Ilva – conclude Camisa – rischia di diventare il simbolo di una transizione ecologica fatta senza industria, senza acciaio, senza futuro”.

Vicepresidente Napoli al Festival del Lavoro di Genova

Il Vicepresidente nazionale Francesco Napoli ha partecipato al “Festival del Lavoro”, svoltosi a Genova. Nel suo intervento, Napoli ha affrontato il tema cruciale del rilancio della produttività italiana, sottolineando come il Paese – grazie alla recente stabilità politica – abbia ora l’opportunità concreta di innescare un vero e proprio “miracolo economico”.

“Abbiamo raggiunto un risultato fondamentale – ha affermato -: la stabilità di governo. Ora è necessario affrontare con decisione due ostacoli che da anni scoraggiano gli investimenti, sia interni che internazionali: la burocrazia e il costo dell’energia”, ha dichiarato Napoli. “Semplificare i procedimenti amministrativi e avviare un serio processo di digitalizzazione della Pubblica Amministrazione sono passaggi essenziali per far ripartire la produttività”.

Sul fronte dell’energia, Napoli ha evidenziato le conseguenze delle scelte passate: “Stiamo ancora pagando a caro prezzo il referendum del 1987 che ha detto no al nucleare. È ora di guardare avanti con pragmatismo: dobbiamo puntare sulle energie rinnovabili, semplificando le autorizzazioni e sostenendo concretamente le fonti pulite, come la biomassa legnosa”. “L’Italia dispone di un patrimonio boschivo di 11 milioni di ettari, ma continua a importare legname dall’estero. È una contraddizione che dobbiamo superare, valorizzando le nostre risorse in modo sostenibile”, ha concluso.
La presenza di Confapi al Festival del Lavoro testimonia l’impegno costante dell’associazione a promuovere un modello di sviluppo produttivo fondato su innovazione, sostenibilità e competitività.

Visita Galleria Campari e apericena: mercoledì 18 giugno 2025

Informiamo che mercoledì 18 giugno 2025 è in programma l’evento estivo del Gruppo Giovani Imprenditori di Confapi Lecco Sondrio.

Quest’anno, prima di cenare insieme e dopo il successo della presentazione del libro “L’elisir dei sogni – La saga dei Campari” avvenuto nella nostra sede lo scorso febbraio, visiteremo la Galleria Campari di Sesto San Giovanni.
La visita guidata, della durata di circa un’ora, sarà un viaggio insolito nella storia di Milano, attraverso i luoghi, l’industria, il gusto, l’arte e la creatività che da oltre 150 anni lega la città al nome di una delle bevande più amate al mondo.
Galleria Campari è un museo aziendale dedicato al rapporto tra il marchio Campari e il mondo dell’arte e si trova nello storico stabilimento aperto nel 1904, trasformato poi nei nuovi Headquarters di Campari Group tra il 2007 e il 2009.
La Galleria deve la propria forza alla ricchezza dell’Archivio storico Campari, vero e proprio giacimento culturale trasversale che raccoglie oltre 4.000 opere tra cui poster originali della Belle Époque e grafiche pubblicitarie dagli Anni 30 agli Anni 90.

Dopo la visita, in programma alle ore 19.00, seguirà apericena presso il ristorante Sangiorgio (Falckvillage Hotel Viale Italia 598 – Sesto San Giovanni).
 
Adesioni entro il 5 giugno 2025 cliccando qui

(SG/sg)

Microsoft Italia e Confapi rinnovano accordo su IA in pmi

Microsoft Italia e Confapi hanno siglato un nuovo protocollo d’intesa rinnovando quindi la collaborazione strategica volta alla promozione di un’adozione efficace e responsabile dell’AI generativa tra le PMI italiane.
La firma è avvenuta oggi a Bari in occasione della tappa di chiusura di “Le potenzialità dell’IA per la crescita delle PMI” un roadshow di 8 tappe che tra la fine del 2024 e l’inizio del 2025 ha attraversato l’Italia con l’obiettivo di diffondere conoscenza e offrire supporto alle imprese nell’implementazione dell’intelligenza artificiale generativa nei processi aziendali.
Rivolto alle territoriali e alle aziende Confapi e sviluppato anche con la collaborazione dei partner Microsoft Var Group e Lodestar, il roadshow ha visto coinvolti 1000 imprenditori su tutto il territorio italiano che, attraverso workshop formativi in presenza e training online, hanno potuto acquisire competenze nell’utilizzo dell’Intelligenza Artificiale generativa e avviare progetti di adozione responsabile.
Grazie al rinnovo della collaborazione – la prima di Microsoft Italia con un’Associazione nazionale datoriale – Microsoft e Confapi proseguiranno in questo programma volto a promuovere tra le aziende di Confapi le opportunità concrete dell’AI per migliorare la produttività e l’efficienza aziendale, attraverso percorsi di formazione, strumenti collaborativi avanzati e la condivisione di best practice.  L’accordo prevede anche l’assistenza e l’apertura di un canale diretto tramite il quale le aziende possono accedere a informazioni e risorse dedicate Microsoft e la pianificazione di un nuovo workshop online AI per le PMI: come e perché usarla in azienda aperto a tutte le PMI e imprenditori sul territorio italiano in programma il 28 maggio alle ore 17:00. Durante il webinar sarà possibile conoscere e sperimentare l’uso dell’AI, anche attraverso l’analisi di casi d’uso concreti e una formazione ad-hoc per imparare a sviluppare prompt efficaci.
“La collaborazione tra Confapi e Microsoft procede in maniera fattiva e con risultati importanti”, ha dichiarato Cristian Camisa, Presidente di Confapi. “La partnership avviata più di un anno fa con l’avvio della piattaforma, AI L.A.B. e con il workshop itinerante che ha visto una grande partecipazione in tutte le tappe che ha toccato viene suggellata oggi con la sigla di questo nuovo protocollo d’intesa a conferma che insieme stiamo facendo un ottimo lavoro. L’intelligenza artificiale rappresenta uno strumento fondamentale per le nostre imprese. Il suo utilizzo consapevole potrà contribuire a migliorarne l’efficienza, la competitività e la sicurezza sul lavoro. L’obiettivo è quello di migliorare le competenze all’utilizzo dell’AI generativa attraverso la comprensione, l’adozione e l’utilizzo responsabile della tecnologia da parte delle aziende del nostro sistema. La collaborazione con Microsoft rappresenta per tutte le aziende di Confapi che, ancora una volta, mostra di essere all’avanguardia e di sapersi proiettare verso il futuro, una delle possibili grandi opportunità. Siamo la prima associazione italiana a collaborare fattivamente con Microsoft Italia, in un campo, come quello dell’AI che accompagnerà le aziende di Confapi nei prossimi decenni sotto vari aspetti e in diversi ambiti. Un grazie particolare va a Unimatica Confapi che ha fatto, sta facendo e continuare a fare da collettore affinché anche attraverso questa partnership si possano produrre vantaggi competitivi per il nostro sistema produttivo”.
“L’intelligenza artificiale non rappresenta un’opportunità solo per le grandi aziende, ma è una leva strategica a disposizione di tutte le realtà, comprese le piccole e medie imprese, pilastro fondamentale del tessuto economico del Paese. In Microsoft crediamo che l’AI possa diventare un acceleratore di innovazione per ogni organizzazione, indipendentemente dalle sue dimensioni. Le PMI possono trarne vantaggi significativi: ottimizzare i processi interni, migliorare la produttività, offrire esperienze più personalizzate ai clienti e accedere a nuove opportunità di mercato. Il nostro impegno insieme a Confapi è rendere l’intelligenza artificiale accessibile, per permettere a ogni impresa di crescere, innovare e competere su scala globale” ha commentato Giacomo Frizzarin, Direttore della Divisione Small, Medium and Corporate di Microsoft Italia.
Questa collaborazione strategica rientra nel più ampio progetto Microsoft AI L.A.B. (Learn – Adopt – Benefit), iniziativa lanciata a settembre 2023 e sviluppata in collaborazione con l’ecosistema dei partner, per promuovere le opportunità dell’Intelligenza Artificiale generativa per le aziende pubbliche e private, le PMI, i professionisti e gli studenti e contribuire alla crescita sostenibile dell’Italia attraverso nuovi scenari di innovazione digitale.
Attraverso AI L.A.B., infatti, aziende pubbliche e private di ogni settore e dimensione possono intraprendere un percorso di valutazione, sviluppo congiunto, implementazione delle migliori soluzioni di AI generativa e formazione per accrescere il loro vantaggio competitivo nel mercato globale. Con una consulenza personalizzata, attività di assesment e implementazione di tecnologie avanzate, le organizzazioni pubbliche e private, di qualsiasi settore e dimensione possono approfondire le proprie conoscenze in ambito AI, individuare gli scenari di applicazione dell’AI e sviluppare una roadmap di adozione responsabile con benefici tangibili in termini di crescita e produttività.
Ad oggi, AI L.A.B. ha visto il coinvolgimento di oltre 400 aziende e 35 partner dell’ecosistema Microsoft che hanno lavorato a più di 600 progetti di adozione responsabile dell’AI generativa.