Il Giornale di Lecco del 7 aprile 2025, servizio sulla nostra azienda associata.
Vavassori: “I dazi ulteriore stangata dopo la frenata tedesca. Dobbiamo tutelare le pmi”
Trump ha messo il 20% dei dazi su tutte le merci europee e del 25% sull’automotive, le aziende associate a Confapi Lecco Sondrio lavorano in gran parte nel settore metalmeccanico e molte di queste proprio in ambito automotive.
“Esprimo forte preoccupazione per l’introduzione dei dazi da parte dell’amministrazione Trump – spiega Enrico Vavassori presidente Confapi Lecco Sondrio -. I dazi sono un’arma commerciale pericolosa, soprattutto tra Paesi amici. Misure di questo tipo finiscono per colpire il cuore del nostro sistema produttivo, in particolare il settore manifatturiero e metalmeccanico, che già vive un momento di grande incertezza, soprattutto nell’automotive, a seguito anche della frenata tedesca. Trump ha dichiarato che l’obiettivo è riportare aziende e produzioni negli Stati Uniti, ma per arrivare a questo servono tempo, investimenti e soprattutto competenze, tecnologie e macchinari che oggi gli Stati Uniti non producono da soli. In molti casi, parliamo proprio di tecnologie che arrivano dalle nostre imprese. Pensare di ricostruire un’intera filiera industriale chiudendosi al commercio è un’illusione che rischia di fare più danni che benefici. Inoltre, i dazi nel tempo tendono a ritorcersi contro chi li impone. Se da un lato penalizzano le nostre esportazioni, dall’altro rischiano di ricadere sui cittadini americani stessi, che vedranno aumentare i prezzi dei beni di consumo e subire le conseguenze di un mercato meno competitivo. In un’economia globale sempre più interconnessa, alzare barriere non porta stabilità, ma instabilità e recessione. A questo punto, è fondamentale che né il Governo italiano né la Comunità Europea restino passivi. Servono contromisure adeguate, ponderate e ben pensate, che tutelino le imprese europee e riaffermino il principio di reciprocità negli scambi. La risposta deve essere ferma, ma costruttiva: non per alimentare lo scontro, ma per difendere il lavoro, la produzione e la dignità economica dei nostri territori. Va anche detto che Trump è noto per il suo stile negoziale: spara alto, alza la tensione e poi ridimensiona le richieste per ottenere qualche risultato concreto. È possibile che anche questa mossa rientri in una strategia più ampia, il cui vero obiettivo oggi non è ancora del tutto chiaro. Ma proprio per questo motivo serve lucidità e prontezza da parte delle istituzioni: farsi trovare impreparati sarebbe un errore che rischieremmo di pagare caro”.
Anna Masciadri
Ufficio stampa
Webinar: “Decreto polizze catastrofali: gli obblighi per le imprese”
Per fare chiarezza sull’argomento Confapi Lecco Sondrio organizza domani, mercoledì 26 marzo 2025, alle ore 14.30, il webinar dal titolo “Decreto polizze catastrofali: gli obblighi per le imprese”.
Relatore del seminario online sarà Filippo Sala di Axa Assicurazioni.
Per partecipare è necessario iscriversi CLICCANDO QUI
Domani mattina verrà inviato il link per partecipare agli iscritti.
Alleghiamo locandina.
(MP/am)
I mercati restano fermi: “Dazi, energia e riarmo incognite per le pmi”
La Provincia di lunedì 24 marzo 2025, Luigi Sabadini e Andrea Beri commentano il periodo per il mondo imprenditoriale.
Confapi al Tavolo Automotive del Mimit su Piano Azione Europeo
Il Piano d’Azione Industriale per il settore, secondo Confapi, rappresenta un primo passo verso una strategia comune, ma le misure proposte non rispondono in termini di efficacia e tempestività alle necessità delle PMI industriali della filiera.
Si ritiene quindi che la neutralità tecnologica sia un principio imprescindibile per la realizzazione di un piano industriale ambizioso e orientato al futuro. È inoltre fondamentale rivedere il metodo di calcolo delle emissioni e altresì necessario che il Piano d’azione industriale per il settore automotive incentivi anche la produzione di veicoli alimentati da miscele di gas a basse emissioni di CO₂, come GNL e GPL, biocarburante e idrogeno. Confapi ha inoltre proposto che ogni incentivo economico destinato al settore debba prioritariamente sostenere la produzione europea, modulandosi in base alla percentuale di componentistica europea presente nei veicoli.
È altresì necessaria la creazione di un Fondo Europeo per la Sovranità dell’Automotive per finanziare investimenti strategici in batterie, semiconduttori e componentistica. Inoltre, si ritiene opportuna l’adozione di politiche commerciali che assicurino una concorrenza leale nei confronti dei produttori stranieri. Confapi ha poi espresso la necessità di introdurre un fondo automotive per la transizione giusta a supporto dell’indotto, finalizzata ad investimenti mirati alla riconversione industriale prevedendo anche misure per gli ammortizzatori sociali e per l’up-skilling e re-skilling dei lavoratori.
A livello nazionale Confapi valuta positivamente le risorse stanziate confermate oggi a supporto dell’automotive ed in particolare per l’innovazione per le imprese della filiera. Inoltre è favorevole all’arrivo di un nuovo Car maker che possa produrre nel nostro Paese.
Nel suo intervento, Corrado Alberto, Vice Presidente di Confapi, ha evidenziato tra l’altro la necessità di intervenire con urgenza per garantire liquidità alle PMI industriali della filiera dell’automotive e per finanziare questa transizione attraverso una moratoria sugli interessi degli investimenti già effettuati. Inoltre ha ribadito la necessità che le PMI industriali della componentistica siano messe nelle condizioni di arrivare al 2026 mantenendo i livelli occupazionali, ampliando le misure di sostegno della CIG per i prossimi due anni estendendo la sua durata massima a 104 settimane nel triennio, rispetto alle attuali 52 nel biennio.
Infine Confapi ha ribadito la necessità di intervenire in maniera incisiva e tempestiva per mitigare l’impatto dell’incremento del costo dell’energia che mina la competitività delle PMI industriali anche attraverso la valorizzazione delle eccellenze italiane nel nucleare.
Polizze catastrofali. Camisa: nuovo costo per imprese, servono accorgimenti
“Sono diverse – aggiunge – le criticità presenti nel decreto che abbiamo già evidenziato negli incontri avuti sia al Mimit che al Mef. Innanzitutto, nonostante il principio di proporzionalità dei premi rispetto al rischio, al momento non vi è alcuna simulazione disponibile. I dati, infatti, sono nella sola disponibilità delle compagnie assicurative. Non è inoltre chiara la modalità di riduzione dei premi per miglioramenti infrastrutturali e misure preventive adottate dalle imprese. Non c’è chiarezza rispetto alle conseguenze per le imprese che non si assicurano ma solo un generico riferimento che ‘se ne terrà conto’ nell’assegnazione di contributi, sovvenzioni e agevolazioni. Non è chiaro quali sono e come se ne terrà conto, così come la definizione troppo generica di abuso edilizio rischia di creare ulteriore incertezza. Riteniamo poi sia necessario una maggiore proporzionalità a seconda della dimensione dell’impresa, sia per la franchigia sia per i limiti di indennizzo. Inoltre – conclude Camisa – il decreto non prevede alcun tavolo di monitoraggio composto da più agenzie assicuratrici in cui anche le associazioni datoriali possano avere un ruolo, nell’ottica di non lasciare sola la piccola impresa contro la grande impresa assicuratrice”.
Emergenza strade: “Sistemare la super e l’attraversamento”
La Provincia del 23 marzo 2024, il presidente Enrico Vavassori parla del problema viabilità nel Lecchese.
“Mercato fermo, serve la svolta”
La Provincia del 9 marzo, servizio dedicato alla partecipazione della Rete Ufficio Estero e Unionmeccanica alla fiera Mecpse di Bologna.
Presentazione piattaforma per internazionalizzazione “Access2Markets”
L’iniziativa ha l’obiettivo di illustrare le sue diverse sezioni di importazione ed esportazione, l’accesso all’elenco delle barriere commerciali individuate, come contattare il punto di ingresso unico per le barriere commerciali, le statistiche commerciali, lo strumento di autovalutazione delle regole di origine (ROSA), My Trade Assistant for Procurement, MyTradeAssistant for Services and Investment e il Trade Defense Instruments (TDI) SME Helpdesk. A fine webinar sarà previsto uno spazio di Q&A.
L’evento si svolgerà in inglese ed è previsto l’interpretariato in lingua italiana.
Sarà possibile iscriversi fino alle ore 12:00 del 21 marzo 2025, comunicando l’interesse a partecipare a comunicazione@confapi.lecco.it
Per maggiori informazioni sulla piattaforma consultare il link: https://trade.ec.europa.eu/access-to-markets/it/home
Dazi. Camisa: no a linea Macron, Governo negozi
“Rispondere a dazi con altri dazi – aggiunge – metterà le aziende europee in forte crisi perché in un mondo globalizzato non si sa bene quali saranno gli effetti di lungo termine di azioni protezionistiche a parte l’ovvio aumento dell’inflazione. Bisogna inoltre ricordare che è l’Unione europea che dovrebbe offrire agli Stati Uniti una road map per arrivare a un graduale riduzione del surplus commerciale nei confronti di Washington. Occorre insomma negoziare in silenzio evitando uscite che rischiano solo di far male all’economia. Siamo certi che il nostro Governo, con la premier Giorgia Meloni in primis, saprà affrontare con la dovuta attenzione questo delicato problema, anche grazie allo straordinario rapporto che abbiamo con gli Stati Uniti. Bisogna continuare a lavorare – conclude Camisa – per avviare una trattativa concreta per evitare danni enormi per la nostra economia ma soprattutto per le Pmi industriali che già stanno soffrendo molto in questo momento”.