1

Bilancio Sociale 2022

Informiamo le Aziende Associate che sul nostro sito è pubblicato il Bilancio Sociale 2022 redatto dalla professoressa Sabrina Bonomi, tra i fondatori della Scuola di Economia Civile. 

 

Il lavoro è stato presentato durante l’Assemblea Straordinaria del 29 novembre scorso. 

Clicca qui per consultare il Bilancio Sociale 2022 della nostra Associazione. 

(AM/am)

 




Confapi e Cottino: al via progetto formazione ‘Esg, sostenibilità e innovazione’

Al via il progetto formativo “ESG, sostenibilità e innovazione”. Un percorso di formazione itinerante a livello nazionale fortemente voluto da Confapi e rivolto alle nostre territoriali per acquisire nuove chiavi di lettura, conoscenze, competenze e consapevolezze in ottica ESG. Progettato da Cottino Social Impact Campus e Istud Business School per Confapi, il percorso punta ad attivare un confronto proattivo fra colleghi, generare collaborazioni virtuose fra territori, lavorando in gruppo verso un’unica destinazione: la sostenibilità.

Un investimento importante e lungimirante della Confederazione sulla centralità del capitale umano e sulla rilevanza della sostenibilità per la crescita delle piccole e medie industrie, affinché le territoriali Confapi, attraverso modelli di governance rinnovati, siano di supporto alle imprese associate nel percorso di sviluppo sostenibile. Nord, Centro e Sud del territorio nazionale sono le tappe del progetto formativo partito oggi da Torino per immergersi da subito nell’era della purpose driven economy. Un appuntamento iniziato all’insegna del percorso di consolidamento della rete associativa, su cui Confapi fonda le sue radici, con una delegazione della Confederazione nazionale e dei territori ospite presso la sede di Api Torino. La prima tappa del percorso formativo si è focalizzata su una analisi del contesto globale in modo da agevolare la costruzione di un percorso aziendale sostenibile, grazie alla docenza di Marella Caramazza, Board Member Campus e Direttore Generale Istud e il keynote speech di Mario Calderini, Scientific Advisor del Campus e massimo esperto di impact innovation for purpose.

Prossima tappa a Roma, gennaio 2024, presso la sede nazionale di Confapi, per connettere la visione strategica ESG, acquisita nel primo appuntamento, a nuovi modelli operativi e al ruolo chiave degli stakeholder.




Camisa a conferenza nazionale export e internazionalizzazione

Il Presidente, Cristian Camisa, ha preso parte come relatore alla Conferenza Nazionale dell’export e dell’internazionalizzazione delle imprese organizzata dal Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale che si è svolta a Roma.
L’evento, aperto dal Vice Primo Ministro e Ministro degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale, Antonio Tajani, e intitolato “Quali strategie per continuare a crescere nel mondo in uno scenario in profondo mutamento”, ha rappresentato un momento di confronto e dibattito tra i protagonisti del panorama economico italiano sulle sfide e prospettive della diplomazia della crescita come strumento per sostenere e favorire la proiezione economica dell’Italia nel mondo. Camisa, accompagnato dal vicepresidente Corrado Alberto, è intervenuto nel panel “Come espandere il numero delle PMI esportatrici: la parola alle associazioni sul sostegno alle micro e piccole imprese”. Alla Conferenza hanno partecipato rappresentanti istituzionali di alto livello, dei più importanti partner del sostegno all’internazionalizzazione, un selezionato numero di imprese e rappresentanti di fondi d’investimento nonché associazioni di categoria rappresentative dei più importanti settori produttivi nazionali.

“Appuntamenti come quello di oggi – ha detto il Presidente di Confapi – sono fondamentali per chiamare tutti gli attori in campo, pubblici e privati che siano, per confrontarsi e per definire una strategia di sistema che permetta di creare e cogliere tutte le opportunità dei mercati esteri. Mai come in questo momento, anche nel campo delle politiche industriali nazionali ed estere, c’è bisogno di procedere uniti e nella stessa direzione. Ci troviamo ancora ad affrontare, come si sa, tante sfide, compresa quella di due guerre in atto e della scomposizione e ricomposizione degli equilibri geopolitici internazionali. E ancora: i costi dell’energia, delle materie prime e del loro approvvigionamento, le difficoltà della logistica che stanno affaticando il sistema che Confapi rappresenta. Nonostante questo quadro così complesso e mutevole, i recenti dati rilevano che nell’ultimo decennio l’export ha sostenuto in misura significativa lo sviluppo della nostra economia. Basti pensare che nel periodo 2010-2022, il contributo delle esportazioni di beni e servizi alla crescita del PIL, in termini reali, è stato pari a 9,9 punti percentuali”.

Diverse le proposte presentate nel suo intervento da Camisa: Investire in formazione per favorire il superamento delle barriere culturali che ancora frenano la digitalizzazione; ridurre le barriere economiche che rallentano la transizione green; favorire il miglioramento delle competenze in business management e data management adeguati ai mercati target; investire in formazione ad hoc delle risorse umane in quanto le nostre imprese lamentano difficoltà nel reperire manodopera qualificata anche attraverso specifiche azioni di reclutamento e formazione di personale extra europeo nei paesi di origine. Camisa ha concluso con un appello:”In un periodo così complesso come quello che stiamo vivendo, reputo sia fondamentale che si faccia sistema a tutti i livelli, solo grazie ad un lavoro di squadra potremo raggiungere gli obiettivi quest’oggi condivisi”.




Confapi-Assocamerestero: siglato accordo internazionalizzazione imprese

Confapi ha siglato un accordo di partnership con Assocamerestero, l’Associazione delle Camere di Commercio Italiane all’Estero (CCIE) e Unioncamere, per fornire alle PMI di Confapi un supporto più efficace per operare sugli 86 mercati delle CCIE.
Grazie a questa alleanza, infatti, le imprese potranno contare sui servizi offerti da questa grande piattaforma di business costituita in 63 Paesi del mondo ed entrare in contatto anche con tutti gli imprenditori soci delle CCIE. La comunità d’affari aggregata dalle Camere italiane nel mondo è senz’altro un riferimento strategico per tutte quelle imprese, soprattutto piccole e medie che vogliono atterrare sui mercati esteri contando su alleanze sicure e ben radicate nell’economia locale.
Secondo una recente indagine condotta dal Gruppo di Lavoro Internazionalizzazione di Confapi, l’80% delle imprese associate sono già presenti – in diverse modalità – sui mercati esteri. Con questo accordo, quindi, Confapi vuole specializzare sempre più il sostegno offerto alle sue imprese già all’estero e aiutare in modo più continuo quelle che devono ancora avviare un percorso di crescita internazionale.
Assocamerestero e Confapi si impegnano, pertanto, a individuare occasioni di sviluppo per la creazione di partnership con operatori internazionali, per favorire l’attrazione degli investimenti esteri e per sviluppare azioni congiunte finalizzate ad un’efficace espansione oltreconfine, tenendo d’occhio sostenibilità e digitalizzazione.
Il ruolo delle piccole e medie industrie italiane sui mercati esteri è fondamentale sia per l’economia del Paese ospitante sia per il Pil dell’Italia e questo protocollo rappresenta un ulteriore strumento nel processo di internazionalizzazione delle nostre imprese, chiave fondamentale per la crescita aziendale.

“Questo accordo è molto importante per le CCIE che possono cosi trovare nella rete Confapi sui territori interlocutori di primo livello per svolgere un’azione sempre più efficace aiutando le imprese socie ad inserirsi e a competere sui mercati esteri.” – dichiara il Presidente di Assocamerestero, Mario Pozza – “La nostra comune natura di associazioni di imprenditori rappresenta un enorme vantaggio per le PMI, che potranno usufruire di servizi messi a punto da chi conosce bene le esigenze dell’impresa e, allo stesso tempo, le esigenze del mercato”.

“Si tratta di un accordo molto importante: le Camere di Commercio Italiane all’Estero possono rappresentare un interlocutore privilegiato per la penetrazione sui mercati delle imprese che come Confapi rappresentiamo – dichiara il Presidente di Confapi, Cristian Camisa – In un periodo così mutevole come quello che stiamo vivendo, reputo fondamentale un gioco di squadra a tutti i livelli per far sì che la forza del Made in Italy diventi sempre più performante in tutto il mondo”.




Il rilancio passa dalla scuola

Il Giornale di Lecco del 27 novembre 2023, intervista al presidente di Api Lecco Sondrio Enrico Vavassori. 




UE: con stop a norme imballaggi vince la filiera italiana

Coldiretti, Filiera Italia, Cia, Confapi, Ancc-Coop, Ancd-Conad, Legacoop, Legacoop Agroalimentare, Legacoop Produzione&Servizi, Ue.Coop, Flai Cgil, Fai-Cisl e Uila-Uil ottengono lo stop alle restrizioni sulla normativa sugli imballaggi, garantendo così la tutela del settore agroalimentare e di asset strategici per il Paese.
In particolare, il voto prevede l’esenzione dagli obblighi previsti dal regolamento per i prodotti soggetti ad un alto tasso riciclo, valorizzando così le alte performance italiane. Ottenuta, inoltre, la tutela delle bioplastiche totalmente compostabili e biodegradabili. Un risultato che valorizza il primato dell’Italia in tale settore e conferma come tali materiali possano costituire un elemento di forza anche con Paesi schierati su posizioni diverse rappresentando soluzioni incontestabilmente sostenibili. L’Italia, infatti, è diventata negli ultimi anni punto di riferimento globale nel materiale innovativo riciclabile ed ha già raggiunto in termini di riciclo obiettivi superiori alla stragrande maggioranza degli altri Paesi: il tasso di riciclo complessivo degli imballaggi in Italia ha raggiunto quota 73,3% nel 2021, superando l’obiettivo del 70% fissato per il 2030, collocando il nostro Paese al secondo posto in Europa per riciclo degli imballaggi pro-capite. A trarre vantaggio da questa vittoria, non sono solo le sole aziende degli imballaggi ma a ritrosofiliere fondamentali per il nostro Paese quali l’intero settore agroalimentare, dalla produzione, alla trasformazione e distribuzione, con decine di migliaia di imprese e centinaia di migliaia di posti di lavoro. Le modifiche alla norma consentiranno, inoltre, la prosecuzione di ingenti investimenti fatti in innovazione e in bioraffinerie prime al mondo oggi in funzione, di cui l’Italia è leader attraverso società quali Eni Versalis – Novamont che, insieme ad altre partecipate pubbliche e campioni nazionali, aderiscono a Filiera Italia. Parliamo di bioplastiche e di bioprodotti da fonti rinnovabili concepiti per la tutela del suolo e delle acque, attraverso la riconversione di siti industriali non più competitivi, nel rispetto delle specificità locali e in partnership con tutti gli attori della filiera. La leadership che il nostro Paese detiene in tali prodotti innovativi è ulteriormente confermata dal fatto che Cina e Stati Uniti stanno cercando di imitare tali prodotti e processi innovativi nella loro corsa agli sviluppi industriali del biomanufacturing.
Per l’agroalimentare in particolare, la nuova proposta salva il settore vitivinicolo, dall’obbligo del riuso delle bottiglie, a tutela del consumatore garantendo il mantenimento degli alti standard sanitari e di qualità delle produzioni made in Italy. Inoltre, salvo anche il settore dell’ortofrutta e, in particolare la IV gamma, dal divieto di confezionamento sotto a 1,5 kg: un risultato che tutela la qualità e la shelf life delle produzioni e, indirettamente, riduce lo spreco alimentare che altrimenti sarebbe aumentato vertiginosamente in pieno contrasto con gli attuali obiettivi europei. Altro risultato positivo riguarda il settore del florovivaismo dove finalmente i vasi da fiori e da piante sono inquadrati come fattore della produzione. Tali modifiche rappresentano un importante risultato soprattutto a tutela della competitività delle imprese dell’agroalimentare italiano e del potere di acquisto dei consumatori in un momento di grande difficoltà economica.
 



Manovra: Confapi a Chigi per riunione con premier Meloni

Confapi, rappresentata dal Direttore delle Relazioni Istituzionali, Annalisa Guidotti, ha preso parte a Palazzo Chigi alla riunione sulla Legge di Bilancio, presieduta dal Presidente del Consiglio Giorgia meloni, tra il Governo e le associazioni datoriali. Tra i temi portati al tavolo e la necessità che il Pnrr sia messo a terra e porti benefici anche alle aziende che sui territori producono sviluppo e lavoro. Inoltre l’auspicio che il finanziamento, spostato verso RepowerEu, possa avere il placet dell’Europa e siano messi così a disposizione delle aziende dei crediti di imposta per sostenere la transizione gemella che ha necessità di essere sostenuta con delle tappe graduali ma anche con un sostegno da parte del Governo per i numerosi investimenti che gravano di più sulle piccole e medie imprese. In merito ai fringe benefit, Guidotti auspica “un allargamento perché hanno aiutato i lavoratori della piccola e media industria” e aggiunge che “vanno bene le agevolazioni sulle assunzioni di personale ma in questo momento ci troviamo nel paradosso per cui non troviamo le risorse umane. E quindi vorremmo che fossero premiati coloro che rimangono in azienda attraverso una detassazione degli straordinari”.

 




Piccole aziende di successo

Il Giornale di Lecco del 27 npvembre 2023, articolo sulla nostra associata Novastilmec. 




Ministero Interno e Confapi rinnovano protocollo legalità

Il Ministro dell’interno, Matteo Piantedosi, e il Presidente di Confapi, Cristian Camisa, hanno sottoscritto un “Protocollo di Legalità”, allo scopo di prevenire e contrastare le infiltrazioni della criminalità organizzata nelle attività economiche. La nuova intesa, che restituisce ancora maggior efficienza agli strumenti già previsti dal precedente accordo stipulato nell’aprile del 2017, s’inquadra nel solco delle iniziative promosse dal Ministero dell’interno con le Associazioni di categoria volte ad estendere su base volontaria il sistema delle verifiche antimafia al settore dei rapporti economici tra privati.
“Legalità e sicurezza rappresentano una cornice indispensabile per l’esercizio della libertà di impresa” ha sottolineato il Ministro Piantedosi. “Difendere l’economia legale dalle mire delle organizzazioni criminali significa contribuire a realizzare le condizioni necessarie per la tutela della concorrenza e per un sano sviluppo del mercato. E in questa direzione si colloca il protocollo sottoscritto con Confapi. Una intesa che rinnova e dà nuovo slancio ad una proficua collaborazione già avviata nel 2017, grazie alla quale sono stati conseguiti importanti risultati nel contrasto alle infiltrazioni mafiose, a tutto vantaggio della crescita dell’economia e del rilancio delle attività produttive” ha evidenziato il titolare del Viminale.

“Le piccole e medie industrie private sono il motore del Paese, costituiscono la colonna portante del sistema produttivo italiano rappresentandone l’identità, la tradizione e l’innovazione” ha evidenziato il Presidente Camisa. “Siamo molto soddisfatti – aggiunge – per essere la prima Confederazione ad aver siglato il rinnovo del protocollo. La proficua collaborazione con il Ministero dell’Interno e il lavoro comune svolto in questi anni, che oggi rinnoviamo con il Ministro Piantedosi del quale apprezziamo particolarmente l’impegno e l’operato, ribadiscono con grande forza, anche simbolica, la nostra convinzione che la legalità vada di pari passo con crescita e lavoro”.




Imballaggi. Camisa: con nuovo regolamento UE effetti pesantissimi per filiere italiane

“Se il Regolamento UE su imballaggi e rifiuti di imballaggio venisse approvato nella sua attuale formulazione provocherebbe effetti pesantemente negativi sulle filiere produttive nazionali e sui consumatori oltre che opposti agli obiettivi di sostenibilità che dichiara di voler perseguire”. Lo dichiara il Presidente di Confapi, Cristian Camisa, che ha partecipato a Bruxelles a un incontro con oltre quaranta europarlamentari italiani di tutti gli schieramenti politici per discutere sulle criticità della direttiva. L’incontro è avvenuto a seguito della lettera, inviata nei giorni scorsi, che Confapi ha siglato insieme a Coldiretti, Filiera Italia, Cia, Confapi, Ancc-Coop, Ancd-Conad, Legacoop, Legacoop Agroalimentare, Legacoop Produzione&amp, Servizi, Ue.Coop, Flai-Cgil, Fai-Cisl e Uila.

“La nuova proposta – spiega Camisa – mette in discussione il riciclo dove l’Italia è leader e non tiene conto di soluzioni più sostenibili come le bioplastiche totalmente biodegradabili. Si stravolge completamente la strategia finora utilizzata per la riduzione dei rifiuti di imballaggio passando dal principio del riciclo – che ha caratterizzato tale strategia negli ultimi anni – a quella del riuso. Il nostro Paese è diventato negli ultimi anni punto di riferimento globale nel materiale innovativo riciclabile ed ha già raggiunto in termini di riciclo obiettivi superiori alla stragrande maggioranza degli altri Paesi: il tasso di riciclo complessivo degli imballaggi in Italia ha raggiunto quota 73,3% nel 2021, superando l’obiettivo del 70% fissato per il 2030, collocando il nostro Paese al secondo posto in Europa per riciclo degli imballaggi pro-capite”.

Per il Presidente di Confapi “le nostre industrie negli ultimi anni hanno dimostrato grande resilienza e versatilità nel riconvertire le attività produttive nel riciclo e nel recupero del rifiuto post consumo. Non a caso nel 2023 abbiamo raggiunto quasi il 75% di imballaggi riciclati. Questo risultato supererebbe di cinque punti quel 70% che l’Unione Europea chiede ai suoi Stati membri entro il 2030. Un primato che va difeso. Con questo regolamento – conclude – si mettono a rischio circa 700mila aziende della filiera con ripercussioni devastanti su migliaia di posti di lavoro”.