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MANUTENTORE ELETTRICO

Azienda che si occupa di progettazione, realizzazione e installazione di impianti galvanici, di automazione e software a uso industriale, sta cercando la figura di “manutentore elettrico“.

Requisiti richiesti:

  • essere in grado di effettuare cablaggi bordo macchina
  • conoscere gli schemi elettrici
  • avere buona conoscenza del plc
  • aver maturato esperienza come manutentore elettrico (0-2 anni)

Dovrà essere disponibile a straordinari e, in caso di necessità, a brevi trasferte (nel nord Italia) poiché alcuni lavori di manutenzione possono essere svolti presso i clienti solo quando l’attività produttiva è ferma.

Sede di Lavoro: Merone (CO).

Tipo di contratto offerto: iniziale contratto a tempo determinato e possibilità di conferma a tempo indeterminato.

Impegno orario: full time

Il presente annuncio è rivolto ad entrambi i sessi, ai sensi delle leggi 903/77 e 125/91, e a persone di tutte le età e tutte le nazionalità, ai sensi dei decreti legislativi 215/03 e 216/03. L’informativa sul trattamento dei dati personali ai sensi del Regolamento Europeo 2016/679 è consultabile al seguente link.




Dazi. Camisa: impatto negativo ma serve approccio pragmatico

“L’accordo commerciale raggiunto tra l’Unione Europea e gli Stati Uniti avrà un impatto negativo sulla crescita economica europea, seppur meno drammatico di quanto si ipotizzava solo qualche settimana fa. Tuttavia, se affiancato da una mirata politica industriale, l’accordo può rappresentare paradossalmente anche un’opportunità per il settore della componentistica italiana. Le prime stime indicano che i dazi statunitensi del 15% avranno un impatto dello 0,34% sull’economia dell’UE27. Per l’Italia, tale impatto sarà leggermente superiore (0,41%), data la maggiore incidenza dell’export sul Pil nazionale. Dunque, pur riconoscendo il potenziale danno, invito ad un approccio pragmatico e proattivo”.  Lo dichiara il Presidente di Confapi, Cristian Camisa.

“È fondamentale avviare – aggiunge – un’azione di diversificazione commerciale. In quest’ottica, Confapi auspica una rapida stipula dell’accordo commerciale con i Paesi del Mercosur, che rappresenterebbe un’importante valvola di sfogo per le esportazioni italiane. Non va trascurato, inoltre, il differenziale di dazi tra l’Ue e la Cina, che si attesterà probabilmente intorno al 30%. Questo scenario offre all’industria della componentistica italiana un’occasione per acquisire quote di mercato negli USA, attualmente detenute dai competitor cinesi. Per cogliere questa opportunità, è indispensabile che il Governo italiano supporti le imprese, in particolare le Pmi, attraverso una politica industriale mirata, abbandonando l’epoca dei sussidi indiscriminati”.

“È inoltre necessario – sottolinea Camisa – un maggiore impegno da parte dell’Unione Europea nel mettere le imprese in condizione di competere sui mercati internazionali, togliendo immediatamente i cosiddetti dazi autoimposti cioè tutti quei costi che l’Europa ha messo in capo alle aziende ad esempio sul tema del Green Deal e non solo, che andrebbero sospesi. L’Europa – prosegue – deve inoltre tutelare le imprese europee da una potenziale invasione di prodotti cinesi sul mercato interno, qualora questi non trovassero più sbocchi sul mercato americano a causa degli elevati dazi imposti alla Cina. Il rischio più concreto è un cambio delle rotte oceaniche dal Pacifico all’Atlantico”.

“Infine – specifica -, un punto cruciale riguarda la Banca Centrale Europea (BCE), che dovrebbe considerare un taglio dei tassi di interesse immediato. Tale misura contribuirebbe a mitigare il rialzo dell’euro sui mercati, un fattore che incide negativamente sulla competitività delle esportazioni italiane, agendo come un ulteriore dazio”.

“È apprezzabile che l’incertezza sui dazi sia finalmente terminata – conclude il Presidente di Confapi -, ma ora si tratta di reagire con prontezza, mettendo in campo le migliori energie e la resilienza che da sempre caratterizzano le Pmi industriali italiane. Questo è il momento di agire con determinazione e lungimiranza”.
 




Confapi: Assemblea nazionale 2025

Un focus sull’anno appena trascorso che ha visto Confapi sempre più protagonista ai tavoli istituzionali e nell’economia del Paese. Poi uno sguardo al futuro con l’obiettivo comune di far crescere il sistema delle piccole e medie imprese italiane insieme ai suoi imprenditori.
Sono stati questi i punti principali che sono stati affrontati nell’Assemblea annuale di Confapi che si è tenuta a Roma il 30 luglio scorso a cui ha presenziato una delegazione della nostra territoriale composta dal presidente Enrico Vavassori, dal vice Davide Gianola e dai consiglieri Luigi Rosa, Franco Valagussa e dal direttore Marco Piazza.

Nel corso del suo intervento introduttivo il Presidente Cristian Camisa ha fatto il punto sulla situazione non certamente semplice in cui si trovano le Pmi industriali e, al contempo, ha tracciato un percorso sulle priorità della Confederazione e sulle strategie da adottare nei prossimi mesi, a partire dall’avvicinare sempre più industrie al nostro Sistema.

Infine, il Presidente Camisa ha espresso il suo auspicio affinché la Confederazione continui a rafforzare il proprio ruolo: “Confapi sia sempre più l’unico punto di riferimento della piccola e media industria privata”.