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Borgonovo e Gianola nuovi vicepresidenti: articoli pubblicati

Gli articoli pubblicati dopo la nostra conferenza stampa di fine anno con la presentazione dei nuovi vicepresidenti Borgonovo e Gianola:
 




Chiusura uffici Confapi Lecco Sondrio per festività natalizie

Informiamo che gli uffici di Confapi Lecco Sondrio rimarranno chiusi per le festività natalizie dal 23 dicembre 2024 al 6 gennaio 2025.

Le attività riprenderanno martedì 7 gennaio 2025.

Auguri di Buone Feste. 




Transizione energetica nella piccola e media industria. GSE e Confapi siglano Accordo di Collaborazione

L’Accordo di Collaborazione siglato tra la Confederazione Italiana della Piccola e Media Industria Privata – CONFAPI – che associa, rappresenta, riunisce e coordina le Organizzazioni Territoriali delle piccole e medie imprese – e il Gestore dei Servizi Energetici – GSE S.p.A. – società del Ministero dell’Economia che in Italia promuove lo sviluppo sostenibile – ha come obiettivo principale quello di favorire la transizione energetica del comparto delle piccole e medie imprese italiane attraverso un maggiore utilizzo delle fonti rinnovabili, l’efficientamento energetico del patrimonio immobiliare e degli asset produttivi delle industrie associate a CONFAPI e favorire così il contenimento dei costi energetici.

L’Accordo, firmato dal Presidente di CONFAPI, Cristian Camisa e dal Presidente del GSE, Paolo Arrigoni, prevede inoltre la promozione di configurazioni di autoconsumo per la condivisione dell’energia rinnovabile, l’implementazione di tecnologie innovative e sostenibili, in linea con gli obiettivi della Transizione 5.0, la promozione di biometano e la sperimentazione di modelli di economia circolare contribuendo al perseguimento degli obiettivi indicati nel Piano Nazionale Integrato Energia e Clima (PNIEC) e all’attuazione delle misure previste dal Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR).

“L’Accordo sottoscritto con GSE – afferma il Presidente di Confapi, Cristian Camisa – rappresenta uno strumento molto importante per le nostre imprese che devono affrontare una transizione sia dal punto di vista ambientale che tecnologico. Le aziende di Confapi avranno l’opportunità di essere ulteriormente supportate in quello che riteniamo rappresenti un passaggio fondamentale per la crescita e lo sviluppo di tutto il Sistema Paese. Il nostro obiettivo è accompagnare le imprese nella transizione verso un futuro sempre più competitivo. Per questo, crediamo fortemente che le azioni messe in campo attraverso questa collaborazione ci permetteranno di fare un ulteriore passo in avanti. Lo sviluppo delle fonti energetiche rinnovabili, la promozione di Comunità Energetiche Rinnovabili, la riqualificazione energetica degli asset produttivi, il rafforzamento di misure a sostegno dei settori energivori e ancora l’ottimizzazione dei servizi e degli incentivi gestiti dal GSE, ci consentiranno di contribuire concretamente a raggiungere i target indicati dal Piano Nazionale Integrato Energia e Clima (PNIEC) e all’attuazione delle misure previste dal Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR)”.

“La transizione energetica per il settore della piccola e media industria privata deve essere intesa come un’opportunità di crescita – ha dichiarato il Presidente del GSE, Paolo Arrigoni. – Con questa collaborazione, il GSE si impegna ad arricchire il percorso già avviato da CONFAPI verso la continua innovazione dei propri impianti, l’introduzione di sistemi di gestione energetica sempre più efficienti e l’avvio di numerose iniziative volte alla riduzione dei consumi energetici totali per tonnellata di materiale prodotto, favorendo il rafforzamento di una filiera nazionale strategica, come quella industriale, facilitando al contempo il miglioramento delle performance ambientali dei processi produttivi e il perseguimento degli obiettivi europei di decarbonizzazione”.
Con la firma del Protocollo, GSE e CONFAPI collaboreranno per individuare progetti sperimentali di interesse per il settore delle piccole e medie industrie e dai quali possano emergere soluzioni tecnologicamente avanzate tra cui l’utilizzo dell’idrogeno verde, dei bio-combustibili, l’elettrificazione dei consumi e l’accesso a servizi di Carbon Capture and Storage. Previsto, inoltre, l’avvio congiunto di iniziative di formazione e informazione su temi quali l’applicazione degli obiettivi di sviluppo sostenibile dell’Agenda 2030 delle Nazioni Unite nelle politiche di breve-medio periodo, la riduzione dei consumi energetici, la mobilità sostenibile e lo sviluppo delle fonti rinnovabili, i meccanismi di incentivazione per l’efficienza energetica e le fonti rinnovabili gestiti dal GSE. Come primo atto operativo della collaborazione istituzionale, sarà organizzato nei prossimi giorni un webinar rivolto a CONFAPI e ai suoi associati sull’Energy Release 2.0, volto ad illustrare i principali aspetti del meccanismo e le modalità di partecipazione, per favorire l’installazione di nuova capacità di generazione di energia elettrica da fonti rinnovabili realizzata da clienti finali.
Il Protocollo è efficace dalla data della sua sottoscrizione e avrà durata di tre anni.




Energia. Camisa: nuova crisi è alle porte

“I segnali di una nuova recrudescenza della crisi energetica stanno riaffiorando in Europa. Temo che la questione del caro bollette diventerà estremamente critica per le nostre imprese. Mi auguro che il Governo metta il tema energetico come priorità nazionale: nuove misure di sostegno potrebbero essere necessarie”.  Lo dichiara il presidente di Confapi, Cristian Camisa.

 

“Negli ultimi giorni – spiega – sono giunte notizie particolarmente preoccupanti dalla Germania. Ieri in particolare il prezzo dell’elettricità ha lambito i 400 euro/MWh, un livello molto vicino alla crisi del 2022. Berlino sta pagando a caro prezzo l’ideologia green che ha portato allo spegnimento delle centrali nucleari e l’eccessivo affidamento alle energie rinnovabili. Ma le difficoltà tedesche rischiano di ripercuotersi sull’intero mercato energetico europeo. Anche in Italia la situazione inizia a farsi nuovamente preoccupante visto che il prezzo dell’elettricità all’ingrosso è giunto a 170 euro/MWh. Questo rialzo rischia di ampliare ulteriormente il differenziale di prezzo con Paesi come la Francia e la Spagna che, beneficiando del nucleare, riescono a tenere molto più contenuti i prezzi energetici. Solo per fare un esempio, lo scorso mese il prezzo elettrico italiano è stato pari a 128,44 euro/MWh, 41% in più della Spagna e 135% in più della Francia”. 

“Dal punto di vista strategico – conclude Camisa – occorre accelerare il più possibile l’adozione del nucleare e il rafforzamento delle rinnovabili, ma nel frattempo è imperativo che il Governo maturi una chiara politica industriale per permettere alle imprese italiane di giocare ad armi pari con le rivali europee”.
 




Tfr: indice di rivalutazione relativo al mese di novembre 2024

L’Istat ha diffuso l’indice nazionale dei prezzi al consumo per le famiglie di operai ed impiegati, risultato nel mese di novembre 2024 indice pari a 120,1.

In applicazione dell’art. 5 della Legge n. 297/82, nei casi di risoluzione del rapporto di lavoro dal 15 novembre 2024 al 14 dicembre 2024, la percentuale di rivalutazione da applicare al Tfr ammonta a 2,131939 %.
 
(FV/fv)