Formazione tecnica: “Bene la riforma aiuterà le imprese”
La Provincia di sabato 3 agosto 2024, parla il consigliere di Confapi Lecco Sondrio Andrea Beri.
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La Provincia di sabato 3 agosto 2024, parla il consigliere di Confapi Lecco Sondrio Andrea Beri.
La Provincia del 3 agosto 2024, focus sulle nostre associate Todeschini Mario e Rebel Dynamics.
In rappresentanza della Confederazione è intervenuto Jonathan Morello Ritter, Presidente di Confapi Servizi che nel corso del gruppo di lavoro sulla cooperazione economica e Piano Mattei per l’Africa ha riaffermato la centralità della Piccola e media industria nella partnership tra i due Paesi. “Il continente africano è stato ed è ancora oggi per Confapi, in particolare l’Algeria, un importante centro di scambio commerciale ma è anche molto di più – ha affermato Morello Ritter – Un luogo per promuovere scambi culturali e di formazione, nonché di modelli imprenditoriali quali quelli rappresentati dalla piccola e media industria italiana. Crediamo nella possibilità di creare una vera e propria cooperazione basata sullo sviluppo sostenibile e sullo scambio di best practice anche grazie alle collaborazioni e ai progetti già avviati con Agenzia ICE, con ANADE, l’Agenzia Nazionale algerina per lo sviluppo e sostegno dell’imprenditoria, e al progetto per la formazione professionale del personale africano, appena sottoscritto con E4Impact Foundation”.
In questa direzione, a Luglio del 2022 Confapi ha sottoscritto un protocollo di intesa con ANADE che prevede lo scambio di buone prassi, l’assistenza tecnica soprattutto nei settori della manifattura e agroalimentare e lo sviluppo delle competenze in tema di internazionalizzazione e marketing digitale.
La giornata si è conclusa con una plenaria dove le delegazioni italiana e algerina hanno preso nota con soddisfazione dell’importanza dei risultati raggiunti sinora nel rafforzamento del partenariato strategico tra i due Paesi in campo economico e commerciale. Inoltre, gli interlocutori hanno concordato sull’importanza del Piano Mattei come punto di riferimento per lo sviluppo di partenariati paritari e reciprocamente vantaggiosi tra le due sponde del Mediterraneo. Per quanto riguarda il futuro, Italia e Algeria continueranno a lavorare sul Centro per la ricerca e la formazione professionale in Algeria, concentrandosi sulle scienze applicate, in particolare nel settore agricolo, per facilitare l’accesso al lavoro delle nuove generazioni e trasferire il know how delle Pmi nella produzione di macchinari, attrezzature e componentistica. Al termine dei lavori è stato sottoscritto un documento di sintesi contenente indicazioni operative sul percorso per un ulteriore rafforzamento delle relazioni bilaterali. Ribadita in particolare l’importanza di rafforzare la cooperazione politica e di sicurezza per fare del Mediterraneo uno spazio di pace e dialogo.
“Questo accordo rappresenta un importante passo avanti nell’integrazione di lavoratori africani all’interno del tessuto produttivo italiano, favorendo così una labour migration dignitosa” afferma Letizia Moratti, Presidente di E4Impact Foundation. “Finalmente un progetto che consente l’incontro tra due esigenze fondamentali: quello delle imprese italiane, che rischiano di dover rallentare le proprie attività per mancanza di personale; quello dei giovani africani, alla ricerca di una opportunità occupazionale all’interno di un contesto attento alla persona nella sua interezza, attento a garantire condizioni di lavoro e di vita finalmente dignitose. È una collaborazione che contribuisce a sviluppare relazioni solide e positive – economiche e sociali – tra Italia e Africa”.
“Da sempre Confapi guarda strategicamente al continente africano ritenendo che il nostro modello produttivo, economico e sociale possa supportare la crescita e lo sviluppo in una logica win-win” spiega Cristian Camisa, Presidente di Confapi. “Gli imprenditori della piccola e media industria sono pronti a offrire opportunità di lavoro e a promuovere l’inclusione sociale attraverso l’occupazione. Grazie alla collaborazione con E4Impact abbiamo l’opportunità di consegnare all’accoglienza una nuova visione che punti a una strategia mirata con l’obiettivo di garantire un futuro migliore al nostro Paese, ai territori e a tutti coloro che decidano di fare dell’Italia la loro seconda patria. Una visione – conclude – che si basa sul concetto di opportunità reciproca in cui le competenze e le esigenze del territorio e delle imprese vengono messe in relazione con quelle dei migranti”.