Fuori dal mondo del lavoro Un’occasione per rientrare
La Provincia del 9 novembre 2023, servizio sul corso organizzato da Api Lecco Sondrio e Mestieri Lombardia.
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La Provincia del 9 novembre 2023, servizio sul corso organizzato da Api Lecco Sondrio e Mestieri Lombardia.
Il recente provvedimento apporta diverse modifiche sia al Codice Penale che al Testo Unico Ambientale D.lgs. 152/2006. Ecco in dettaglio le principali novità in tema di illeciti ambientali:
1. L’abbandono di rifiuti commesso da privati, sino ad oggi previsto quale sanzione amministrativa ai sensi dell’art 255 comma 1 del D.lgs. 152/2006, assume natura di reato contravvenzionale.
Il comma 1 dell’articolo 255 del D.lgs. 152/2006, è difatti sostituito dal seguente: «1. Fatto salvo quanto disposto dall’articolo 256, comma 2, chiunque, in violazione delle disposizioni degli articoli 192, commi 1 e 2, 226, comma 2, e 231, commi 1 e 2, abbandona o deposita rifiuti ovvero li immette nelle acque superficiali o sotterranee è punito con l’ammenda da mille euro a diecimila euro. Se l’abbandono riguarda rifiuti pericolosi, la pena è aumentata fino al doppio».
2. Sono state precisate le aggravanti dell’inquinamento ambientale e del disastro ambientale prodotti in un’area protetta o vincolata.
All’articolo 452-bis, il secondo comma è sostituito dal seguente: «Quando l’inquinamento è prodotto in un’area naturale protetta o sottoposta a vincolo paesaggistico, ambientale, storico, artistico, architettonico o archeologico, ovvero in danno di specie animali o vegetali protette, la pena è aumentata da un terzo alla metà. Nel caso in cui l’inquinamento causi deterioramento, compromissione o distruzione di un habitat all’interno di un’area naturale protetta o sottoposta a vincolo paesaggistico, ambientale, storico, artistico, architettonico o archeologico, la pena è aumentata da un terzo a due terzi»
All’articolo 452-quater, il secondo comma è sostituito dal seguente: «Quando il disastro è prodotto in un’area naturale protetta o sottoposta a vincolo paesaggistico, ambientale, storico, artistico, architettonico o archeologico, ovvero in danno di specie animali o vegetali protette, la pena è aumentata da un terzo alla metà».
3. E’ stata estesa la lista di delitti per i quali è possibile la c.d. confisca allargata di cui all’art. 240 bis c.p., nel quale sono inseriti i cosiddetti ecoreati. Per questi reati sarà possibile disporre la confisca del denaro, dei beni e delle altre utilità di cui il condannato non può giustificare la provenienza e di cui abbia la disponibilità, anche per interposta persona, in valore sproporzionato al proprio reddito o alla proprietà.
(SN/am)
Nella home page dello stesso sito si trovano tutte le informazioni ad oggi disponibili su questa materia, ovvero le istruzioni già pubblicate e quelle in attesa di pubblicazione.
Si ricorda che il Decreto relativo al Rentri è il n.59 del 4 aprile 2023 ed è entrato in vigore in giugno 2023; le circolari Api del 2023 su questa materia sono state tre, n.319, n.420, n.489.
Nello specifico, il nuovo Decreto Direttoriale n. 143 del 6 novembre 2023 attua l’art. 21, c.1, lettere a), b), c) e g) del DM n. 59 del 2023, definendo
Si ricorda infine la pagina dell’Albo Nazionale Gestori Ambientali dedicata al Rentri.
Api Lecco Sondrio intende organizzare appositi eventi di approfondimento non appena saranno disponibili tutte le modalità operative applicabili alle Pmi che sono produttori di rifiuti e che magari non hanno un sistema informatizzato di gestione.
(SN/am)
(SN/am)
Le modifiche più recenti riguardano:
(SN/am)
A luglio 2023 la Commissione Europea ha proposto di introdurre, in tutti gli Stati membri dell’UE, regimi obbligatori di responsabilità estesa del produttore (Epr) per la gestione dei rifiuti tessili.
L’obiettivo è quello di responsabilizzare i produttori sull’intero ciclo di vita dei prodotti tessili a promuovere la gestione sostenibile dei rifiuti tessili in tutta l’UE, così da accellerare lo sviluppo del settore della raccolta differenziata, della cernita, del riutilizzo e del riciclaggio dei tessili nell’Unione, in linea con la strategia dell’UE per prodotti tessili sostenibili e circolari e contrastare le esportazioni illegali di rifiuti tessili mascherate dalla “scusa” del riutilizzo. Se i costi di gestione dei rifiuti tessili saranno a carico dei produttori, sarà possibile finanziare raccolta differenziata, cernita, riutilizzo e riciclaggio.
Qui di seguito la pagina di Ecocamere che riporta questa notizia: cliccare qui.
(SN/am)