Vavassori: “Cambia il modello di lavoro scompare la manualità”
La Provincia del 20 luglio 2023, intervista al presidente di Api Lecco Sondrio Enrico Vavassori.
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La Provincia del 20 luglio 2023, intervista al presidente di Api Lecco Sondrio Enrico Vavassori.
La mostra allestita in Api, trasferibile in qualsiasi altro luogo di lavoro, è stata suddivisa in due parti. Una di carattere più tradizionale con materiale informativo sul contrasto alle dipendenze come, ad esempio, quelle da social o da alcool con anche la prova di guida in stato di ebrezza; e la seconda parte, invece, interattiva con una “escape room” allestita all’interno di una sala riunioni in cui i dipendenti si sono cimentati con un gioco di logica che aveva come scopo quello di mettere fuori uso una slot machine.
“La capillarità e l’offerta dei beni di consumo possono portare molto più spesso di quanto si pensi a degenerare in dipendenze come l’abuso di alcool o droghe fino al gioco d’azzardo passando anche dall’abuso di utilizzo dei social – spiega Patrizia Benenati di Ats Brianza -. Sensibilizzare i lavoratori e i cittadini su queste tematiche è fondamentale per favorire una maggiore consapevolezza e prevenire i fattori di rischio comportamentale. Ringraziamo Api per la disponibilità nell’aver allestito degli stand sul contrasto alle dipendenze da smartphone, alcool e gioco d’azzardo patologico”.
“Come Api da sempre cerchiamo di offrire alle nostre aziende qualsiasi tipo di supporto per gli imprenditori e i loro lavoratori – afferma Marco Piazza direttore di Api Lecco Sondrio -. Da anni collaboriamo con Ats per promuovere la sicurezza sui luoghi di lavoro e ci è sembrata subito un’ottima idea il progetto di sensibilizzazione alle dipendenze di varia natura che purtroppo si diffondono sottotraccia. Ricordiamo che questa mostra può essere allestita in qualsiasi sede aziendale e quindi invito le nostre associate a contattare l’associazione e farsi promotrici di un messaggio importante per la salute”.
Anna Masciadri
Ufficio Stampa
L’introduzione di una specifica restrizione sugli utilizzi professionali e industriali di questi prodotti è iniziata nel 2016, per concludersi nel 2020 con l’emanazione del Regolamento (UE) 2020/1149. A partire dal 24 febbraio 2022 non è più possibile immettere sul mercato composti contenenti “diisocianati”, salvo che la loro concentrazione sia inferiore allo 0,1% in peso, oppure che il fornitore garantisca che il destinatario dei prodotti disponga di informazioni sui requisiti obbligatori e che sull’imballaggio figuri la seguente dicitura: «A partire dal 24 agosto 2023 l’uso industriale o professionale è consentito solo dopo aver ricevuto una formazione adeguata”.
Di fatto, dal 24 agosto 2023, gli utilizzatori di schiume poliuretaniche, colle e vernici contenenti “diisocianati”, possono manipolarli solo se in possesso di un attestato rilasciato a chi ha frequentato un apposito corso e superato una prova finale. Gli obblighi di qualificazione professionale risultano in capo a tutti gli “utilizzatori industriali e professionali” ovvero non solo i lavoratori dipendenti ma anche i lavoratori autonomi e coloro che pur non direttamente addetti alle lavorazioni con diisocianati sono incaricati della supervisione di tali attività.
Consultando le Sds Schede di Sicurezza, con l’aiuto del medico del lavoro e/o di un esperto in sicurezza, in particolare sicurezza chimica, le imprese devono valutare se il tema risulta applicabile alla propria realtà produttiva e di conseguenza devono organizzare la formazione specifica.
Tra i corsi di Api Lecco Sondrio è stato introdotto anche questo tipo di approfondimento.
(SN/am)
Le imprese devono quindi valutare se il tema risulta applicabile alla propria realtà produttiva e di conseguenza organizzare la formazione specifica per i lavoratori coinvolti.
In Api trovate un corso della durata di due ore, per info e iscrizioni cliccare qui.
Il docente deve essere un esperto della sicurezza che ha acquisito competenze specifiche in questa materia (formazione professionale in ambito chimico).
(SN/am)
Gli esperti di ApiTech, Silvia Negri e Gianluca Mustillo, illustrano i servizi all’innovazione, come fare per supportare la ricerca e anche come reperire i finanziamenti tramite la partecipazione a bandi dedicati.
Inoltre, spiegano tre “case history” di aziende associate per capire meglio cosa ApiTech può fare per le imprese.
Per maggiori informazioni: silvia.negri@api.lecco.it
“La contrattazione collettiva – spiega – è uno strumento formidabile. Tutti i contratti dell’industria che Confapi ha siglato con Cgil, Cisl e Uil sono oltre la soglia minima ipotizzata. Bisogna intervenire, quindi, nella giungla dei contratti che prevedono livelli retributivi largamente inferiori a quelli del settore di riferimento o che sono scaduti da anni e che non sono stati mai rinnovati. Occorre immediatamente una drastica diminuzione del numero dei contratti collettivi che hanno superato quota mille, facendoli sottoscrivere da chi ha reale rappresentanza. Confapi è una delle pochissime associazioni datoriali ad aver sottoscritto l’accordo sulla rappresentanza con Cgil, Cisl, Uil, Inps e Inl, uno strumento fondamentale per avere dati certificati sulla reale rappresentatività dell’Associazione. Solo in questo modo – conclude Camisa – permetteremo ai lavoratori di avere salari decorosi, evitando contestualmente alle imprese una competizione impari”.
Nelle osservazioni al tavolo di Chigi, il vicepresidente Napoli ha ribadito, innanzi tutto, come il Piano nazionale di ripresa e resilienza rappresenti “un’opportunità unica e irripetibile per modernizzare il sistema Paese, efficientare la macchina pubblica sburocratizzandola e semplificandola e creare quelle condizioni ottimali per rafforzare, innovare e rendere competitivo il nostro tessuto produttivo”.
Per Confapi quindi il Piano dovrà alimentare la competitività nazionale a tutto vantaggio della vocazione manifatturiera che caratterizza le imprese che rappresentiamo. Per questo si ritiene non più possibile indugiare nella realizzazione delle opere strategiche previste dal Piano, ma abbiamo bisogno di certezze sulla messa a terra degli interventi legati all’attuazione delle varie Mission in cui esso si articola. Per quanto riguarda la revisione del PNRR, Napoli ha affermato:” Ci aspettiamo che la trattativa con la Commissione europea con le ultime modifiche introdotte, di cui condividiamo i contenuti, si concluda positivamente affinché si possa continuare l’opera di realizzazione del Piano secondo il nuovo cronoprogramma da qui al 2026”. Infine in merito alle criticità per l’accesso ai fondi, Confapi esprime una profonda preoccupazione: le nostre Pmi rischiano di non usufruire dei fondi del Pnrr che sono a beneficio solo delle grandi industrie.
L’ipotesi rilanciata in Cabina di Regia è che si lavori sul modello dei crediti di imposta (tipo industria 4.0) per rendere le misure più semplici e a portata del nostro sistema industriale.
Il Fondo lanciato nei giorni scorsi da Simest e Maeci, presso il Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale, introduce alcune importanti novità, come il sostegno agli investimenti per la transizione ecologica e digitale, nonché per il rafforzamento finanziario delle imprese con vocazione internazionale. Inoltre, per la prima volta, i benefici saranno estesi alle imprese appartenenti alle filiere produttive orientate all’export e a quelle colpite dall’aumento dei costi energetici. Sono previste anche condizioni speciali per le aziende con interessi diretti in aree strategiche per il Made in Italy, come i Balcani Occidentali, e per le imprese localizzate nelle zone colpite dalle recenti alluvioni in Emilia-Romagna e nelle aree circostanti. Inoltre, le imprese potranno beneficiare di finanziamenti a tassi agevolati, fino allo 0,464% (tasso luglio 2023), a cui si potrà aggiungere una quota di cofinanziamento a fondo perduto fino al 10%. Per venire incontro alle esigenze del nostro mondo produttivo, Confapi ha organizzato un webinar in cui verranno illustrati i dettagli delle varie misure, che si terrà il prossimo 19 settembre alle ore 10:00 e sarà aperto alle associazioni territoriali e alle aziende associate.
Per maggiori informazioni sulle domande e la registrazione al portale dei finanziamenti Simest www.portalefinanziamenti.simest.it è possibile consultare il seguente LINK. Inoltre per un ulteriore supporto tecnico si potrà contattare il Customer Care info@simest.it.
Per quanto riguarda il webinar informativo organizzato da Confapi, il prossimo 19 settembre, è possibile confermare la partecipazione inviando una mail al seguente indirizzo p.presicce@confapi.org.