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Tfr: indice di rivalutazione relativo al mese di aprile 2022

L’Istat ha diffuso l’indice nazionale dei prezzi al consumo per le famiglie di operai ed impiegati, risultato nel mese di aprile 2022 con indice pari a 109,7.
 
In applicazione dell’art. 5 della Legge n. 297/82, nei casi di risoluzione del rapporto di lavoro dal 15 aprile 2022 al 14 maggio 2022, la percentuale di rivalutazione da applicare al Tfr ammonta a 2,971751%.
 
(FV/fv)



Chiusura uffici festività 2 giugno 2022

(MP/bd




Credito imposta beni 4.0: chiarimenti dall’Agenzia delle Entrate

Con la Circolare 17 maggio 2022, n. 14/E, l’Agenzia delle Entrate ha fornito importanti chiarimenti in merito alle novità introdotte, in materia di crediti d’imposta, dalla legge di Bilancio 2022 (Legge 30 dicembre 2021, n. 234). 

All’esame del documento di prassi, nello specifico, il credito d’imposta per investimenti in beni strumentali nuovi materiali e immateriali (comma 44), il credito d’imposta in ricerca e sviluppo, transizione ecologica, innovazione tecnologica 4.0 ed altre attività innovative (comma 45), per spese di consulenza relative alla quotazione delle Pmi (comma 46), povertà educativa (commi 135 -136), il tax credit librerie (comma 351), il bonus acqua potabile (comma 713) e per impianti di compostaggio nei centri agroalimentari (commi 831-834).

Nella presente trattazione si evidenziano in particolare le indicazioni riguardanti il credito d’imposta “Beni strumentali 4.0”, prorogato e rimodulato dall’ultima legge di Bilancio.
 

CREDITO d’IMPOSTA 4.0: le NOVITÀ della Legge n. 234/2021
DISCIPLINA
legge n. 178/2020 legge di bilancio 2021
Alle imprese che, a decorrere dal 16 novembre 2020 e fino al 31 dicembre 2022 (oppure entro il 30 giugno 2023, a condizione che entro il 31 dicembre 2022 il relativo ordine risulti accettato dal venditore e sia avvenuto il pagamento di acconti in misura almeno pari al 20 per cento del costo di acquisizione), effettuano investimenti in:

  • beni strumentali nuovi materiali e immateriali funzionali alla trasformazione tecnologica e digitale delle imprese, secondo il modello “Industria 4.0”: (*) è riconosciuto un credito d’imposta alle condizioni e nelle misure stabilite nei commi 1056, 1057 e 1058 dell’art. 1 della legge di Bilancio 2021;
  • beni strumentali “ordinari”: è previsto un credito d’imposta alle condizioni e nelle misure stabilite dai commi 1054 e 1055 del medesimo art. 1 della legge di Bilancio 2021.

(*) Inclusi rispettivamente negli allegati A e B annessi alla Legge 11 dicembre 2016, n. 232.

novità apportate dalla legge di bilancio 2022
  • Viene eliminato il termine finale di effettuazione degli investimenti per i quali spetta il credito d’imposta.
  • Con riferimento ai beni materiali 4.0, viene riformulata la disciplina valevole per gli investimenti effettuati dal 1° gennaio 2023 al 31 dicembre 2025, oppure entro il 30 giugno 2026 se entro il 31 dicembre 2025 il relativo ordine sia accettato dal venditore e sia avvenuto il pagamento di acconti in misura almeno pari al 20 per cento del costo di acquisizione.
beni materiali 4.0 Per effetto della Legge 234/2021, alle imprese che nel citato arco temporale effettuano investimenti in beni materiali 4.0, il credito d’imposta è riconosciuto nelle seguenti misure:

  • 20 per cento del costo, per la quota di investimenti fino a 2,5 milioni di euro;
  • 10 per cento del costo, per la quota di investimenti superiori a 2,5 milioni di euro e fino a 10 milioni di euro;
  • 5 per cento del costo, per la quota di investimenti superiori a 10 milioni di euro e fino al limite massimo di costi complessivamente ammissibili pari a 20 milioni di euro.
La circolare in esame ha precisato che il plafond previsto per gli investimenti in beni strumentali materiali compresi nell’allegato A si intende riferito alla singola annualità e non all’intero triennio.
BENI IMMATERIALI 4.0 Per effetto della Legge 234/2021, alle imprese che – a decorrere dal 16 novembre 2020 e fino al 31 dicembre 2023, oppure entro il 30 giugno 2024, a condizione che entro il 31 dicembre 2023 il relativo ordine risulti accettato dal venditore e sia avvenuto il pagamento di acconti in misura almeno pari al 20 per cento del costo di acquisizione – effettuano investimenti aventi a oggetto beni compresi nell’allegato B annesso alla Legge 11 dicembre 2016, n. 232, , il credito d’imposta è riconosciuto nella misura del 20 per cento del costo, nel limite massimo annuale di costi ammissibili pari a 1 milione di euro.

Sono agevolabili anche le spese per servizi sostenute in relazione all’utilizzo dei beni di cui al predetto allegato B mediante soluzioni con risorse di calcolo condivise e connesse (cosiddette “di cloud computing”), per la quota imputabile per competenza.

Investimenti effettuati nel 2024 e nel 2025

 

PERIODO di EFFETTUAZIONE dell’INVESTIMENTO MISURA del CREDITO d’IMPOSTA
Dal 1° gennaio 2024 al 31 dicembre 2024 (oppure entro il 30 giugno 2025, a condizione che entro il 31 dicembre 2024 il relativo ordine risulti accettato dal venditore e sia avvenuto il pagamento di acconti in misura almeno pari al 20 per cento del costo di acquisizione) 15 per cento (1)
Dal 1° gennaio 2025 al 31 dicembre 2025 (oppure entro il 30 giugno 2026, a condizione che entro il 31 dicembre 2025 il relativo ordine risulti accettato dal venditore e sia avvenuto il pagamento di acconti in misura almeno pari al 20 per cento del costo di acquisizione) 10 per cento (1)
(1) Nel limite massimo di costi ammissibili pari a 1 milione di euro.

 

 
 
(MF/ms)




Lipe 1 trimestre 2022: disponibile la pre-compilata dall’Agenzia delle Entrate

Da alcuni giorni è presente nella sezione “Documenti Iva precompilati” del portale “Fatture e Corrispettivi” la bozza, predisposta dall’Agenzia delle Entrate, della comunicazione LIPE relativa al primo trimestre 2022.

Secondo quanto previsto dal provv. n. 183994/2021 (§ 2.1 lett. b), l’Amministrazione finanziaria mette a disposizione il documento precompilato dal “sesto giorno del secondo mese successivo al trimestre di riferimento” (cioè 6 maggio, per il primo trimestre dell’anno).

Dal 1° gennaio 2022 si registrano alcune novità con riguardo al programma sperimentale di assistenza on line. Innanzitutto occorre sottolineare come, a partire dalle operazioni effettuate da tale data, sia prevista la predisposizione della dichiarazione annuale Iva.

Pertanto dal 10 febbraio 2023 (provv. n. 183994/2021, § 2.2) sarà messa a disposizione la bozza precompilata del modello IVA 2023 relativo al 2022, a favore dei soggetti passivi che avranno modificato, integrato e convalidato i registri e le LIPE dell’intero periodo d’imposta.

Altra novità concerne l’ambito soggettivo, posto che a coloro che effettuano le liquidazioni periodiche Iva su base trimestrale ai sensi dell’art. 7 del Dpr 542/99 si sono aggiunti da inizio anno anche i soggetti che, in possesso dei medesimi requisiti, effettuano la liquidazione secondo la contabilità per cassa ex art. 32-bis del Dl 83/2012 (provv. n. 183994/2021, § 3.4).

In questa prima fase sperimentale, considerata l’assenza dei soggetti passivi “mensili”, la platea di operatori che si possono facoltativamente avvalere dei documenti Iva precompilati resta, tuttavia, circoscritta a un perimetro piuttosto limitato.

Venendo all’adempimento relativo al primo trimestre 2022 e ai controlli da effettuare sulle bozze delle LIPE messe a disposizione dall’Amministrazione finanziaria, può essere utile rammentare che l’Agenzia delle Entrate utilizza, al fine della relativa compilazione, fra l’altro i dati:

  • delle fatture emesse e ricevute confluiti nei registri Iva precompilati del periodo;
  • delle comunicazioni telematiche dei corrispettivi giornalieri;
  • delle LIPE relative ai trimestri precedenti.
Con riferimento alle possibili integrazioni da effettuare sulla bozza precompilata, un elemento sul quale porre particolare attenzione concerne il credito Iva dell’anno precedente.

Con riguardo alla LIPE del primo trimestre 2022, nel rigo VP9 va, infatti, indicata l’eccedenza d’imposta risultante dalla dichiarazione annuale IVA riferita al periodo 2021, che il soggetto passivo intende portare in detrazione nella liquidazione del periodo.

Una volta effettuati gli opportuni controlli ed eseguite le eventuali modifiche o integrazioni, la LIPE precompilata potrà essere validata e trasmessa entro il 31 maggio 2022, termine ultimo per l’invio dei dati relativi al primo trimestre dell’anno.

I soggetti passivi potevano decidere di anticipare la validazione e trasmissione del modello al 16 maggio 2022  e procedere al versamento dell’Iva periodica eventualmente dovuta, avvalendosi delle funzionalità presenti nell’area riservata.

Dopo l’accettazione della comunicazione, era possibile addebitare direttamente l’importo dovuto sul proprio conto corrente bancario o scaricare copia del modello F24 utilizzabile per il pagamento del tributo se si desiderava procedere secondo modalità “tradizionali”.

Possibile la regolarizzazione

Eventuali errori od omissioni nella compilazione delle LIPE “precompilate” trasmesse entro il 16 maggio (per beneficiare del servizio di versamento dell’Iva reso disponibile dall’Agenzia) non avrebbero ripercussioni sul piano sanzionatorio (se non per quanto concerne eventuali carenti versamenti), qualora fossero emendati entro il termine ordinario del 31 maggio.

Per le regolarizzazioni successive a quest’ultima data (e anteriormente alla presentazione del modello Iva 2023), invece, è necessario l’invio di una comunicazione sostitutiva della precedente, unitamente al versamento della sanzione ex art. 11 comma 2-ter del Dlgs. 471/97.

(MF/ms)