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Inps: valori per il calcolo delle contribuzioni al 1° gennaio 2022

Di seguito i nuovi minimali giornalieri per l’anno 2022. Pertanto il limite di trattamento minimo mensile di pensione risulta essere pari a € 525,38, mentre il limite di retribuzione giornaliera risulta equivale a € 49,91.
Gli importi dei minimali sono sostanzialmente rimasti invariati per effetto della variazione percentuale dell’indice medio del costo della vita calcolato dall’ISTAT che, per l’anno 2021, è risultata pari all’1,9%.

Minimali retribuzione giornaliera
È possibile consultare tutte le tabelle relative ai nuovi valori disponibili negli allegati alla circolare: di seguito proponiamo la sintesi dei principali valori per l’anno 2022.
 
Con la circolare n. 15 del 28 gennaio 2022, l’Inps comunica i nuovi minimali ai fini contributivi in vigore dal 1° gennaio 2022.
 

  Dirigente Impiegato Operaio
Industria € 138,05 € 49,91 € 49,91
Artigianato ——- € 49,91 € 49,91
Commercio € 138,05 € 49,91 € 49,91

 
Lavoratore a part-time
Il minimo orario deve essere conteggiato secondo la seguente formula:
(minimale giornaliero x 6) / (ore settimanali previste dall’orario dei lavoratori a tempo pieno)
 
Ad esempio, nell’ipotesi di orario di 40 ore settimanali, il procedimento sarà il seguente:
€ 49,91 x 6gg / 40h = € 7,49
 
Lavoratori a domicilio
Il limite minimo di retribuzione giornaliera per i lavoratori a domicilio è ragguagliato a € 49,91.
 
Massimale annuo
Il massimale annuo della base contributiva pensionabile, previsto dall’art. 2 comma 18 della Legge 335/95, da applicarsi per i nuovi iscritti all’INPS dal 1° gennaio 1996 e per coloro che optano per la pensione con il sistema contributivo (solo dal 1° gennaio 2001), viene stabilito per l’anno 2022 a € 105.014,00.
Si rammenta che dal 1° gennaio 2003 è stato soppresso il massimale contributivo, di cui all’art. 3, comma 7, del D. LGS. n. 181/97, previsto per i dirigenti di aziende industriali.
 
Aliquota aggiuntiva 1%
L’aliquota aggiuntiva dell’1% prevista a carico del lavoratore per retribuzioni superiori alla prima fascia di retribuzione pensionabile nell’anno 2022, deve essere applicata su retribuzioni mensili superiori a € 4.023,00 (pari a € 48.279,00 annui).
Ricordiamo che il versamento del contributo aggiuntivo deve essere effettuato con il criterio della mensilizzazione.
 
Rivalutazione dell’importo per prestazioni di maternità obbligatoria
Con riferimento alle istruzioni fornite con circolare n. 181 del 16.12.2002, si comunica che l’importo dell’indennità di maternità obbligatoria a carico del bilancio dello Stato ai sensi di quanto disposto dall’art. 78 del D.Lgs. 26.03.2001 n. 151, per l’anno 2022 è pari a € 2.183,77.

Retribuzione annua concedibile riferita al congedo straordinario di cui all’art.42, comma 5, del decreto legislativo 26 marzo 2001, n. 151
L’art. 42, comma 5 e seguenti, del decreto legislativo 26 marzo 2001, n.151 riconosce il diritto a soggetti specificamente individuati di fruire, entro sessanta giorni dalla richiesta, del congedo di cui al comma 2, dell’articolo 4, della legge 8 marzo 2000, n. 53, per assistenza di persone con handicap in situazione di gravità accertata ai sensi dell’articolo 4, comma 1, della legge 5 febbraio 1992, n. 104.

In particolare il comma 5-ter prevede: “Durante il periodo di congedo, il richiedente ha diritto a percepire un’indennità corrispondente all’ultima retribuzione, con riferimento alle voci fisse e continuative del trattamento, e il periodo medesimo è coperto da contribuzione figurativa; l’indennità e la contribuzione figurativa spettano fino a un importo complessivo massimo di euro 43.579,06 annui per il congedo di durata annuale. Detto importo è rivalutato annualmente, a decorrere dall’anno 2011, sulla base della variazione dell’indice Istat dei prezzi al consumo per le famiglie di operai e impiegati.”

A tale riguardo si comunica che per gli effetti della rivalutazione la retribuzione annua concedibile riferita al congedo straordinario di cui trattasi non può eccedere, per l’anno 2022, l’importo, arrotondato all’unità di euro, pari a € 49.664,00.
In seguito l’istituto provvederà all’aggiornamento delle tabelle con apposito messaggio e nelle sezioni online del proprio portale.

 (FP/fp)

 




Gestione Separata Inps aliquote 2022: aumentata la contribuzione Dis-Coll

L’Istituto, con la circolare n. 25 dell’11 febbraio 2022, determina le nuove aliquote contributive valevoli per l’anno 2022 da applicare ai soggetti iscritti alla Gestione Separata.
La novità principale è data dall’aumento dell’aliquota di finanziamento che alimenta il fondo Dis-Coll utile a sostenere le prestazioni di disoccupazione, e il riconoscimento della relativa contribuzione figurativa, in favore di alcune categorie iscritte alla Gestione Separata.
 
La legge di Bilancio 2022 ha stabilito che l’aliquota contributiva dovuta è pari a quella prevista per la Naspi pertanto, con decorrenza 1° gennaio 2022, il nuovo valore della Dis-Coll passa da 0,51% a 1,31% e riguarda le seguenti categorie:

  • collaboratori coordinati e continuativi;
  • dottorandi, assegnisti, titolari di borse di studio;
  • amministratori, sindaci o revisori di società, associazioni e altri enti con o senza personalità giuridica.

 
La conferma della nuova aliquota è giunta a versamenti del mese di gennaio già effettuati: per adempiere alla regolarizzazione degli importi dovuti, l’istituto ha chiarito che i committenti possono provvedere entro tre mesi a partire da febbraio 2022.

Nei contenuti della circolare Inps qui allegata, è presente un’utile tabella riepilogativa (punto 1.3) con la quale è possibile verificare le diverse fattispecie di iscritti alla Gestione Separata, abbinati alle relative aliquote di contribuzione.

Nella generalità dei casi l’aliquota complessiva raggiunge il 35,03%; per le categorie ove il contributo Dis-Coll è assente il valore è pari al 33,72%, mentre per i liberi professionisti l’incremento di 0,25% riguarda l’aliquota Iscro (indennità straordinaria di continuità reddituale e operativa) determinando un’aliquota complessiva pari al 26,23%.
 
Rimane invariata al 24% l’aliquota per gli iscritti appartenenti ad altre gestioni previdenziali obbligatorie o già pensionati, sia collaboratori che liberi professionisti.
 
Ripartizione dei contributi
La ripartizione degli oneri contributivi è pari a 2/3 a carico del committente e 1/3 a carico del percipiente.
L’azienda committente ha l’obbligo di versare il totale dei contributi calcolati entro il giorno 16 del mese successivo a quello di effettiva corresponsione del compenso, tramite modello F24 telematico.
 
Minimale e massimale contributivo
Il minimale di reddito quest’anno è pari a € 16.243,00, mentre il massimale è pari a € 105.014,00.
Per ottenere l’accredito dell’intera annualità previdenziale, si devono versare almeno i seguenti importi:

  • iscritti con aliquota al 24%: € 3.898,32;
  • professionisti con aliquota del 26,23%: € 4.260,54;
  • collaboratori e assimilati con aliquota del 33,72%: € 5.477,14;
  • collaboratori e assimilati con aliquota del 35,03%: € 5.689,92.

 
(FP/fp)