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Nasce Confirete: la nuova alleata per le pmi

Lecco, 18 novembre 2021 – E’ nata Confirete, tra i Confidi più strutturati d’Italia al servizio delle pmi. Con la prima riunione del Consiglio di Amministrazione, che si è tenuta ieri, Confirete entra nella sua totale operatività come strumento a disposizione delle imprese per metterle maggiormente in grado di ripartire dopo la pandemia e le difficoltà conseguenti Il nuovo soggetto nasce dalla fusione per incorporazione di Confapifidi in Ascomfidi Nord-Ovest e si propone come uno dei più importanti Confidi italiani, intermediario finanziario vigilato da Banca d’Italia e dotato di una stabile ed organica presenza soprattutto nel Nord Italia. Confirete segue già oltre 19.000 imprese associate, ed è forte di uno stock di garanzie in essere per circa 190 milioni di euro, un totale di attività finanziarie di oltre 250 milioni di euro, il CET1 (coefficiente di adeguatezza patrimoniale) pari al 25%. I dipendenti, dislocati in 21 sedi operative, sono 65.

L’obiettivo della struttura è di fornire una risposta concreta e immediata agli effetti della crisi determinata da Covid-19, che sta ulteriormente pesando in particolare sul sistema delle micro e piccole imprese, che rappresentano l’ossatura numericamente più rilevante del comparto produttivo italiano. Confirete, nel solco delle linee strategiche tratteggiate dai rispettivi sistemi associativi di riferimento (Confcommercio e Confapi), concretizza la tendenza al consolidamento numerico nel sistema del credito e della consulenza alle imprese E’ un soggetto multiregionale che per patrimonializzazione, organizzazione e gamma di prodotti offerti, incrementa la capacità di interlocuzione con le Istituzioni Nazionali, Regionali e con l’intero sistema del credito, di origine bancaria ma anche volgendo uno sguardo attento ai nuovi operatori non bancari. Una strategia che va a tutto vantaggio delle pmi già socie e di quelle che aderiranno in futuro a questo soggetto. Confirete affiancherà alla caratteristica e prevalente attività di rilascio di garanzie ed a quella di erogazione di servizi di consulenza finanziaria e gestionale, anche l’operatività di erogazione di finanziamento diretto alle imprese, con particolare attenzione al “microcredito di prossimità”. Questa attività è resa possibile anche grazie alla partnership istituzionale con Cassa Depositi e Prestiti Spa con l’iniziativa “Plafond Confidi”, nonché mediante l’utilizzo dei Fondi a valere sulla misura anti-usura.

Siamo orgogliosi – aggiunge Piero Dell’Oca, vicepresidente di Confirete e di Api Lecco Sondrio – della sinergia attuata dalle due società. Il risultato ottenuto ci permetterà di dialogare più efficacemente con il sistema delle PMI sull’intero territorio nazionale, continuando a promuovere la crescita e lo sviluppo delle pmi del nostro territorio”.

Anna Masciadri
Ufficio Stampa 
Api Lecco Sondrio 
 




Webinar 1 dicembre: “Cop 26: dalla parte delle imprese” con Marco Frey

Informiamo che il prossimo 1° dicembre dalle ore 14.30 alle ore 15.30  si terrà il webinar “COP 26 : dalla parte delle imprese” all’interno del quale interverrà il prof. Marco Frey, della Scuola Superiore Sant’Anna di Pisa e presidente di Global Compact Italia,  che presenterà  i risultati della COP 26 e le implicazioni pratiche per le aziende. Frey ha partecipato in prima persona alla conferenza mondiale sul clima a Glasgow.
 
Verranno inoltre illustrati i risultati del progetto “Smart 2” di accompagnamento delle imprese verso la sostenibilità e la CSR realizzato da GREEN Bocconi.
 
Inoltre il prof. Fabio Iraldo, della Scuola Superiore Sant’Anna di Pisa e coordinatore di GEO Bocconi, illustrerà le attività del nuovo progetto RE-FIL di accompagnamento delle filiere responsabili messo a disposizione dalla Camera di Commercio di Como-Lecco.
 
Tutte le informazioni e la possibilità di iscrizione sul sito della Camera di Commercio.
 
Brochure in allegato.

(SN/am)




Antincendio: novità sulla formazione degli addetti

Il Dm 2 settembre 2021 (GU 4 ottobre 2021, in allegato) ha introdotto alcune novità in tema di formazione per gli addetti alle emergenze che sono state meglio chiarite con la circolare esplicativa n.15472 del 19 ottobre 2021 (che si allega). Di seguito si sintetizzano gli elementi principali.

Formazione di tutti i lavoratori (art.3)
Il datore di lavoro adotta misure di formazione e comunicazione rivolte a tutti i lavoratori (non solo agli addetti), in funzione dei fattori di rischio realmente presenti nel luogo di lavoro. Nei luoghi di piccole dimensioni si può ricorrere alla cartellonistica (brevi istruzioni o planimetrie orientate). Laddove lavorano meno di 10 addetti e non ci sono mai occupanti fino a 50 unità, il piano di emergenza non è obbligatorio anche se le misure minimali di emergenza devono essere inserite nel DVR e rese note a tutti.

Addetti antincendio (art.4)
Il datore di lavoro designa i lavoratori incaricati dell’attuazione delle misure di prevenzione e gestione delle emergenze. Gli addetti devono ricevere una formazione adeguata, secondo i fattori di rischio presenti presso la propria attività.

Formazione degli addetti (art.5)
I percorsi formativi hanno durata diversa in base al livello di rischio (in allegato la tabella riepilogativa). La novità rispetto al passato è che è stata definita la frequenza dell’aggiornamento. Gli addetti al servizio antincendio frequentano specifici corsi di aggiornamento, con cadenza almeno quinquennale. Per le aziende a rischio elevato, l’idoneità tecnica viene conseguita presso i Vvf, con esame teorico/pratico dopo aver frequentato il corso di livello 3. Per le aziende a rischio medio e basso (livello di rischio 1 e 2) si consegue l’attestato di formazione direttamente a fine corso.

Requisiti dei docenti
I corsi possono essere svolti da soggetti, pubblici o privati, in possesso di precisi requisiti. La docenza della parte pratica può essere svolta dalla stessa figura che ha svolto la docenza della parte teorica, ma anche da un’altra figura, perché i requisiti sono diversi.

Disposizioni transitorie
Il nuovo Dm entra in vigore 1 anno dopo la pubblicazione, ovvero il 4/10/2022. I corsi secondo le norme precedenti sono ancora validi e restano validi se vengono svolti entro 6 mesi dalla data di entrata in vigore del Dm in parola, ovvero entro il 4/04/2023, data dalla quale tutti i corsi dovranno svolgersi rispettando i nuovi requisiti.
Il primo aggiornamento degli addetti al servizio antincendio deve avvenire entro 5 anni dalla data di svolgimento dell’ultima attività di formazione o addestramento.
Per coloro che alla data del 4/10/2022 si trovassero ad avere svolto una formazione valida da oltre 5 anni, avrebbero al massimo un anno di tempo per aggiornarla, ovvero devono provvedere entro il 4/10/2023.

 
(SN/bd)